Dakar – Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Banca Africana di Sviluppo ha concesso una donazione da 20 milioni di dollari al Senegal per l’attuazione del Progetto di rafforzamento della sicurezza alimentare e nutrizionale post-Covid (Presan-Pc), al fine di aumentare in modo sostenibile la produzione agricola e il reddito delle donne e dei giovani vulnerabili.

L’area di intervento del progetto copre tre regioni amministrative del Senegal (Louga, Matam e Kaffrine) e due dipartimenti (Nioro e Koumpentoum) delle regioni amministrative di Kaolack e Tambacounda. Il progetto riguarda direttamente 31.000 famiglie, che rappresentano circa 310.000 persone.

Il sostegno finanziario del Gruppo Banca proviene dal Global Agriculture and Food Security Program (Gasfp), un fondo multilaterale che mira a migliorare il reddito e la sicurezza alimentare delle popolazioni vulnerabili nei paesi in via di sviluppo aumentando il volume e la qualità degli investimenti effettuati nel settore pubblico e privato.

Il progetto beneficia inoltre di un contributo di 4,57 milioni di dollari da parte dell’Office Cherifien des Phosphates (Gruppo OCP), di 1,29 milioni di dollari da parte del governo senegalese e di 370.000 dollari da parte degli stessi beneficiari.

“L’ideazione del progetto è incentrata sul rafforzamento delle azioni del Progetto di sostegno alla sicurezza alimentare nelle regioni di Louga, Matam e Kaffrine e sulla resilienza delle popolazioni, in particolare di fronte ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato Chérif Mohamed, capo dell’ufficio nazionale della Banca africana di sviluppo in Senegal. Viene attuato nella stessa area di intervento, con un’estensione in zone di vulnerabilità agroclimatica e sociale simili, vale a dire la regione di Matam e i dipartimenti di Koumpentoum (regione di Tambacounda) e Nioro (regione di Kaolack)”.

Il progetto consentirà di realizzare diverse infrastrutture agricole, tra cui pozzi agricoli attrezzati in cinque vecchie fattorie con flusso in eccesso a Kaffrine e Louga; pannelli solari per dieci stazioni di pompaggio nelle aziende agricole esistenti a Kaffrine e Louga; riabilitazione di cinque strutture di ritenzione nella regione di Kaffrine;  tre pianure a Massembé, Kaymor (una diga), a Nioro, a Koumpel (una diga e due soglie); sviluppare 200 ettari di pianura (argini di ritenzione, sbarramenti e sviluppi secondari) e realizzare 400 ettari di sviluppo secondario a valle di argini e sbarramenti già realizzati in 18 valli a beneficio delle donne e dei giovani. Permetterà inoltre di creare nove villaggi agricoli integrati di cinque ettari con pollaio e stalla, alimentati da energia solare.

Saranno inoltre sviluppati tre pozzi pastorali (pozzo per l’energia solare, torre dell’acqua e abbeveratoi), due stagni pastorali e 30 chilometri di rete di approvvigionamento di acqua potabile. Il progetto prevede infine la realizzazione di 17 parchi vaccinali misti per bovini e piccoli ruminanti e la riabilitazione di sei stazioni veterinarie.

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