Colombo – Lo Sri Lanka sta valutando l’opportunità di realizzare progetti solari galleggianti per raggiungere i suoi obiettivi di generazione di energia rinnovabile a causa della scarsità di terra e degli ostacoli legati all’acquisizione di terreni per centrali elettriche terrestri, secondo quel che hanno divulgato fonti del ministero dell’Energia. A riportarlo sono i media locali, ricordando che il Piano nazionale per le energie rinnovabili mira a sviluppare una capacità aggiuntiva di 3.867 MW di energia rinnovabile entro il 2030.

In particolare, il governo ha annunciato un accordo di acquisto di energia (PPA) per un impianto solare galleggiante da 700 MW e un sistema di accumulo di energia a batteria (BESS) da 1.500 MWh nel distretto di Killinochchi.

Il governo ha poi firmato il contratto di fornitura di energia elettrica con la United Solar Group of Australia, ha dichiarato il ministro dell’Energia, Kanchana Wijesekera, aggiungendo che il progetto di energia solare sarà installato sulla superficie del serbatoio di Poonakari nel distretto di Killinochchi, con un Investimento diretto estero di 1.727 milioni di dollari. Il progetto era stato assegnato alla società australiana nel settembre 2023 con il governo che riservava 500 milioni di dollari per componenti del progetto nazionale, ha aggiunto.

Inoltre, il Ceylon Electricity Board ha chiesto una manifestazione di interesse (EOI) per impianti solari galleggianti da 2×100 MW sul Samanalawewa nel novembre 2023.

Lo Sri Lanka lancerà infine due impianti solari galleggianti con una capacità di 1 MW ciascuno a Chandrika Wewa (serbatoio) nel distretto di Ratnapura e Kiri-ibban Wewa nel distretto di Moneragala come progetto pilota con una sovvenzione dalla Corea.

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