La percentuale di utilizzo dei fondi europei per il periodo 2014-2020 è arrivata al 46% a fine giugno, come risulta da un documento del Ministero degli Investimenti, Sviluppo regionale e Informatizzazione (MIRRI) presentato al Consiglio dei Ministri.

Al 30 giugno 2021 il prelievo dei Fondi strutturali e di investimento (FSI) dell’UE è stato pari a 7,28 miliardi di euro, somma che rappresenta il 45,69% del totale di risorse a dispozione (15,94 miliardi insieme ai fondi REACT-UE), ha precisato il ministero nel rapporto. Entro la fine del periodo di programmazione (nella pratica, entro il 2023) restano da spendere altri 8,66 miliardi di euro (compresa la prima tranche REACT-EU), che insieme alla seconda tranche REACT-EU raggiunge la cifra di 8,82 miliardi di euro.

Secondo il MIRRI, nel 2021 devono ancora essere annunciati bandi per garantire l’obiettivo di raggiungere il 100% di assegnazione per ciascun programma operativo. A fine giugno 2021 la contrattazione dei fondi strutturali e di investimento ammontava a 13,11 miliardi di euro, l’82,25% dell’impegno totale (15,94 miliardi).

Per rispettare il piano di aggiudicazione raccomandato, nel 2021 devono ancora essere aggiudicati contratti per 2,08 miliardi di euro. Per garantire l’obiettivo di una contrattazione minima del 90% di ciascun programma operativo è richiesta una contrattazione mensile media per tutti i fondi FSI di un totale di almeno 346 milioni di euro al mese.

Entro la fine del periodo di programmazione restano da aggiudicare 2,83 miliardi di euro (compresa la prima tranche REACT-EU), che salgono a 2,99 miliardi di euro insieme alla seconda tranche REACT-EU.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - SLOVACCHIA