Nel 2020 il tasso di disoccupazione è cresciuto al 6,7% in confronto all’anno precedente. Si tratta di 35.000 persone in più rimaste senza lavoro in dodici mesi. Nell’intero 2019 il tasso si era attestato al 5,8%, e all’inizio dell’anno scorso, nel gennaio 2020, il livello di disoccupazione era sceso al 4,98% a livello nazionale, un livello record mai raggiunto prima nella Slovacchia indipendente, sebbene il divario tra regioni fosse, e sia ancora, abbastanza importante.

A livello settoriale, più colpiti dalla pandemia l’industria, l’industria alberghiera e quella della ristorazione. Secondo il comunicato dell’Ufficio di statistica, il ritmo di crescita della disoccupazione è aumentato in particolare nel terzo trimestre, con sviluppi simili osservati anche nell’ultimo trimestre. Maggiori criticità per le fasce di età 35-49 e 25-34 anni, che hanno visto i peggioramenti più vistosi, mentre la fascia 50-54 anni è l’unica ad avere visto una lieve diminuzione della disoccupazione.

La Regione di Bratislava è quella che ha registrato un maggiore aumento di disoccupati (+40,7%), ma anche nella regione di Trenčín il colpo è stato duro (-35,6%). La regione di Banská Bystrica è quella meno affetta dalle conseguenze della pandemia: il tasso di disoccupazione è rimasto bene o male ai livelli del 2019, con il 7,9% degli abitanti in età economicamente attiva rimasta senza lavoro.

 

 

 

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Ambasciata d'Italia - SLOVACCHIA