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31/01/2020 - Uruguay: Interscambio commerciale 2019

Uruguay: Interscambio commerciale 2019

Secondo i primi dati pubblicati dall’Agenzia per la promozione delle esportazioni – Uruguay XXI – il commercio estero uruguaiano nel 2019 si é mantenuto sostanzialmente stabile rispetto ai livelli dell’anno precedente. Le esportazioni hanno fatto registrare un aumento del 0,7% rispetto al 2018 totalizzando un valore di 9.14 milardi di USD, a fronte di un calo delle importazioni pari al 7% rispetto al 2018, per un valore di 7,2 miliardi. A seguito delle tensioni commerciali tra i principali mercati mondiali, il rendimento del settore delle esportazioni dell’Uruguay ha seguito un andamento simile a quello degli altri paesi della regione (secondo le piu’ recenti stime dell’OMC le esportazioni sono cresciute dell’1,3% in America del Sud). 

La carne bovina è tornata ad essere il principale prodotto esportato nel 2019, con un totale di quasi 1,8 miliardi di USD destinato soprattutto alla Cina (35% del mercato), mentre la quota inviata all’Unione Europea ha subito una riduzione. Al secondo posto vi è la cellulosa (con un valore totale di esportazione di 1,15 miliardi) che ha visto una diminuzione delle esportazioni medie in dollari pari all’8% nonostante un incremento della quantitá dell’1%, con l’UE come principale destinatario (48%) seguito dalla Cina (32%) e dagli Stati Uniti (12%).

Con riferimento ai Paesi destinatari delle esportazioni uruguaiane, la Cina si è collocata nuovamente come principale mercato di sbocco delle merci uruguaiane, posizione che detiene dal 2013, constituendo il 31% del totale esportato (pari a quasi 2,9 miliardi di USD). Le esportazioni verso il Paese asiatico sono aumentate del 23% in confronto all’anno passato, come conseguenza degli aumenti nelle quantitá di carne e soia. L’Unione Europea si colloca in seconda posizione con il 17% delle esportazioni e un valore di 1,5 miliardi (osservando una diminuzione dell’8% rispetto al 2018). Questo può essere spiegato soprattutto dalla riduzione nelle vendite di cellulosa e di carne bovina (rispettivamente -11% e -18%), che non è riuscita ad essere compensata dal significativo aumento nelle vendite di soia. All’interno dell’Unione Europea i principali Paesi importatori sono i Paesi Bassi – i cui porti ricevono la maggior parte delle merci uruguaiane - l’Italia e la Germania. Il principale paese destinatario delle esportazioni uruguaiane della regione è invece il Brasile con un totale di quasi 1,2 miliardi, registrando un aumento del 5% rispetto al 2018.

Le importazioni uruguaiane, senza considerare il petrolio e i suoi derivati, hanno invece totalizzato 7,2 miliardi di USD, circa il 7% in meno rispetto all’anno precedente. Quello dei veicoli si conferma nuovamente, con valori molto simili al 2018, come principale settore di importazione (con un totale di 572 milioni) per il 60% di origine Mercosur. Al contrario, le importazioni di vestiti e calzature sono diminuite del 10% (418 milioni), provienti per la piú della metá dalla Cina, seguita con il 13% dal Brasile. Il settore della plastica si colloca nel 2019 al terzo posto con un totale pari a 338 milioni, 10% in meno rispetto al 2018.  Per quanto riguarda i principali fornitori il Brasile si colloca al primo posto (con una partecipazione del 23%) seguito dalla Cina (22%), dall’Argentina (con una riduzione del 12% rispetto al 2018) dagli Stati Uniti (7%) e dal Messico.

A seguito di una scarsa crescita che ha caratterizzato gli ultimi due anni l’Agenzia Uruguay XXI stima che anche il 2020 sará un anno di basso dinamismo per le esportazioni. Il contesto internazionale continuerá ad essere complesso: secondo la Commissione Economica per l’America Latina (CEPAL), il rendimento commerciale dell’America Latina sará interessato soprattutto da una riduzione dei prezzi delle materie prime esportate dalla regione. La caduta piú significativa si vedrá nei prezzi dei metalli, dei minerali e dell’energia mentre i prezzi degli alimenti e delle materie prime agricole si manterranno su livelli simili a quelli del 2019. Tale contesto dovrebbe avere un impatto ambiguo sul commercio uruguaiano per l’anno in corso: da un lato la situazione argentina continuerá ad avere ripercussioni negative (sia sulle esportazioni, sia sui servizi, in particolare il turismo), dall’altro le prospettive economiche per il Brasile sembrano essere piú promettenti. 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - URUGUAY