X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

28/11/2019 - Previsioni macroeconomiche della Commissione europea.

Previsioni macroeconomiche della Commissione europea.

Riguardo al primo semestre 2019, la crescita è stata alimentata dalla domanda interna, in particolare dagli investimenti privati che registrano un aumento di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La spesa per investimenti che ha riguardato in particolare i beni strumentali e l'edilizia residenziale è stata favorita dall’adeguamento della capacità produttiva, da una maggiore necessità di automazione nei processi di produzione, da condizioni di prestito favorevoli e dalle buone prospettive di profitto delle aziende.

Nel 2019 la crescita del PIL è destinata a rallentare a causa di fattori ciclici e del processo di ristrutturazione in corso nel settore della produzione di energia elettrica. Malgrado il dato positivo sugli investimenti, per il corrente anno è attesa una diminuzione della crescita della produzione industriale a causa dell’andamento della domanda estera. Anche in relazione ai consumi privati, finora sostenuti dall’incremento dell'occupazione e dall'aumento del reddito reale è previsto un rallentamento rispetto allo scorso anno. Secondo le attuali previsioni nel 2019 il PIL dovrebbe registrare un incremento del 3,2% (+4,8% nel 2018).

Nel prossimo biennio 2020-2021, è atteso un ulteriore rallentamento della crescita in linea con gli sviluppi ciclici. La domanda interna continuerà a rappresentare il principale fattore di crescita dell’economia. Rispetto al 2019, gli investimenti contribuiranno in misura minore alla crescita, il flusso delle esportazioni di beni non dovrebbe presentare variazioni significative in rapporto ad una domanda estera più contenuta. Nel complesso, la crescita del PIL dovrebbe rallentare al 2,1% nel 2020 per poi attestarsi al 2,4% nel 2021.

Per quanto concerne l’occupazione, dopo un decennio di crescita, si prevede che il tasso di partecipazione della popolazione in età lavorativa raggiunga nel corrente anno il 79%. Secondo le attuali previsioni, in linea con il rallentamento della crescita economica, la disoccupazione dovrebbe passare dal 5,1% nel 2019 al 5,4 e 5,8% nel prossimo biennio.

Riguardo all’inflazione, il rapporto stima per il 2019 un tasso del 2,4% (+3,4 nel 2018) a causa di una minore incidenza dei prezzi dell'energia. Per il periodo 2020-2021 è attualmente atteso un tasso d'inflazione di poco superiore alla soglia del 2%.

Con riferimento alla finanza pubblica, per il 2019 è previsto un deficit di bilancio delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL dello 0,2%. Un analogo andamento del disavanzo nominale è atteso per il periodo 2020-2021 a causa di minori entrate di bilancio determinate dal rallentamento della crescita economica.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - ESTONIA