X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

12/11/2019 - Hong Kong entra in recessione

Hong Kong entra in recessione

La crisi politica in corso e il rallentamento dell'economia globale, su cui hanno influito le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, hanno determinato l'ingresso di Hong Kong in recessione tecnica. Secondo dati pubblicati dal Dipartimento di Statistica del Governo, nel terzo trimestre dell'anno il PIL reale ha accusato un calo del 3,2% rispetto al trimestre precedente, che fa seguito alla contrazione dello 0,5% registrata tra aprile e giugno.

Nel periodo in considerazione l'economia ha registrato una flessione del 2,9% su base annua, il peggior risultato dal 2009. Il crollo dei flussi turistici dalla Cina, unito al deterioramento della propensione ai consumi in conseguenza delle tensioni sociali di questi mesi, ha portato a un calo della domanda privata del 3,5%. La situazione di diffusa incertezza ha altresi' contribuito a deprimere la propensione all'investimento delle aziende, che si e' riflesso, in particolare, nella caduta degli investimenti fissi lordi (-16,3%).

La difficile congiuntura internazionale ha continuato invece a pesare sull'interscambio con l'estero. L'export di beni e' calato del 7% su base annua. Analogo andamento ha contrassegnato l'import, diminuito dell'11,1% (-6,7% nel secondo trimestre). Ancora piu' marcato e' stato il peggioramento della performance dell'export nel settore dei servizi (-13,7% rispetto al -1,1% del secondo quarto), a fronte di un calo dell'import del 3,8% (-1,3% nel trimestre precedente).

Nei primi nove mesi dell'anno, il PIL ha avuto una crescita negativa pari allo 0,7% su base annua. Secondo le piu' recenti proiezioni governative, il 2019 e' quasi certamente destinato a chiudersi in rosso, soprattutto in ragione del verosimile prolungamento della crisi politico-sociale che attanaglia la citta' da diversi mesi, che ha condizionato pesantemente un settore portante come il turismo (62 milioni di visitatori nel 2018) e comparti ad esso collegati come l'ospitalita', la ristorazione e la vendita al dettaglio.

Gli ultimi dati pubblicati dallo Hong Kong Tourism Board evidenziano un drastico calo negli arrivi dall'estero. Se a luglio il numero di visitatori dalla Madrepatria (che rappresentano circa l'80% di tutti i flussi in ingresso) e' diminuito del 5,5%, ad agosto e settembre si e' assistito ad un vero e proprio tracollo (-42,3% e -35% rispettivamente). Un andamento meno marcato ma nella stessa direzione ha interessato il turismo da grandi bacini come Taiwan, Corea del Sud, Giappone e sud-est asiatico. La situazione non sembra destinata a migliorare nell'ultimo scorcio dell'anno, alla luce dell'andamento negativo delle prenotazioni rilevato da alberghi e agenzie di viaggio.

Non migliori appaiono le prospettive per l'interscambio. Hong Kong, grande polo della logistica globalmente integrato e, per questo, fortemente esposto ai cicli della congiuntura internazionale, ha risentito in questi mesi del contenzioso commerciale sino-americano e del raffreddamento dell'economia mondiale. Secondo le piu' recenti stime governative, nel trimestre in corso l'interscambio potrebbe accusare una flessione tra il 4% e il 6% su base annua.

La difficile congiuntura non sembra invece aver prodotto effetti significativi sul settore finanziario. Hong Kong rimane infatti uno snodo cruciale dei flussi d'investimento da e verso la Cina e rafforza di anno in anno il proprio ruolo di principale piattaforma off-shore per il finanziamento azionario delle societa' della Madrepatria.

Notizia segnalata da
Consolato Generale d'Italia