29/10/2013 - Nuove misure economiche del Governo dell'8 10 2013.
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Nuove Misure annunciate dal Governo (8 ottobre 2013)
L’8 ottobre scorso, il Governo serbo ha presentato in una seduta pubblica in diretta
televisiva un pacchetto di misure economiche contro la crisi.
Favorire la crescita economica (principalmente attraverso un aumento della produzione
industriale indirizzata all’esportazione, tramite l’attrazione di investimenti dall’estero) e
contenere la spesa e il debito pubblico sono i due macro-obiettivi. Le sei misure
annunciate ieri appaiono principalmente rivolte ad “attaccare” il secondo punto. Le stesse
saranno dispiegate nel corso del prossimo anno e dovrebbero dare i propri frutti nel 2015.
L’obiettivo e’ di ottenere un taglio di due punti percentuali per anno del deficit di bilancio
per stabilizzarlo nel 2016-2017 portandolo attorno al 2% del PIL.
- Riduzione degli stipendi nel settore pubblico del 20 % per gli stipendi che superano i
60.000 dinari e del 25% per gli stipendi che superano i 100.000 dinari. La cosiddetta
“tassa di solidarieta’”, da lungo tempo ventilata, sarebbe stata fortemente voluta dagli
esperti del Fondo ed e’ stata appoggiata dal Partito dei Pensionati. Il taglio dei salari
iniziera’ a gennaio 2014 ed interessera’ 600.000 dipendenti, dovrebbe portare ad un
risparmio stimato in 150 milioni di Euro (in totale, i salari del settore pubblico incidono per il
27% sul bilancio serbo).
- Aumento dell’aliquota del PDV (IVA) per i prodotti “non essenziali” dall`8% al 10%.
Questa misura e’ stimata portare circa 200 milioni di Euro addizionali nel bilancio dello
Stato ma dovrebbe aumentare il costo della vita di circa lo 0,7% (ricaduta che non manca
di sollevare alcune preoccupazioni in un Sistema economico caratterizzato da
un’inflazione gia’ alta).
- Ristrutturazione delle imprese pubbliche e diminuzione delle sovvenzioni.
179 imprese pubbliche dovrebbero venire ristrutturate e privatizzate generando risparmi
che vengono stimati in 300 milioni di Euro. Fra queste, dovrebbero essere ristrutturate
alcune imprese pubbliche di grandissime dimensioni (i nomi che vengono fatti da tempo
sono quelli di Telecom, della miniera di Resavica, di Cacanska Bank e di Danube
Insurance). Chiaramente, in questo caso il processo di ristrutturazione dovra’ essere
condotto con grande attenzione per evitare forti impatti sociali. Secondo i commenti
raccolti presso gli interlocutori locali, sara’ peraltro alquanto difficoltoso trovare degli
investitori interessati, a meno di non prevedere una svendita delle imprese citate, anche
perche’ il Governo puntera’ a prevedere delle forme di garanzia per i dipendenti.
- Politica di risparmio pubblico nella spesa per beni e servizi. Questa misura e’ stimata
avere un impatto molto limitato (da 30 a 40 milioni di Euro di risparmi) e avra’ un
importanza per lo piu’ simbolica, come ha commentato lo stesso Krstic.
- Assunzione di crediti a tassi inferiori “negoziati attraverso contatti diplomatici bilaterali”.
Dietro questo punto si intravedono in particolare i recenti accordi con gli Emirati Arabi Uniti
che dovrebbero concedere, entro la fine dell’anno, un prestito per un miliardo di dollari a
tassi “favorevoli” e ulteriori 1-2 miliardi entro il 2014. Meta’ del finanziamento concesso
quest’anno dovrebbe servire al pagamento degli interessi del debito mentre l’altra meta’
dovrebbe essere indirizzata a stimolare la crescita economica. A tale miliardo vanno
aggiunti 400 milioni di dollari gia’ concessi per finanziare opere nel settore agricolo. Come
ho avuto modo di sottolineare allo stesso Sinisa Mali, questi finanziamenti potrebbero
dischiudere interessanti prospettive anche per la nostra imprenditoria (a tale proposito, si
veda il mio messaggio n. 2733 del 17 settembre scorso).
Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - SERBIA