La crescita è stata alimentata dagli incrementi di valore aggiunto registrati nei servizi di informazione e comunicazione e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche. Al positivo andamento del prodotto hanno inoltre contribuito gli incrementi rilevati nel commercio e nel comparto manifatturiero. Di segno negativo l'andamento nel settore dell’energia elettrica e gas che registra un decremento del valore aggiunto dello 0,6%.

Nel secondo trimestre 2019 la domanda interna ha registrato una crescita del 5,7% spinta dalla spesa per investimenti delle società non finanziarie e delle famiglie. Nel periodo di riferimento i consumi privati segnano un aumento dell’1,1%.

Nel periodo di riferimento le esportazioni di beni e servizi presentano un incremento del 2,2% originato dall'export computer, apparecchiature elettroniche e ottiche. Riguardo alle importazioni di beni e servizi, in aumento del 5%, sull’andamento del dato si è riflesso l’incremento dell’import di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi. In rapporto al PIL la quota delle esportazioni nette è stata del 3,4%.

Congiuntamente alla crescita economica, l’Ufficio di statistica rileva infine, rispetto al precedente trimestre, un analogo andamento del numero degli occupati e delle ore lavorate ed un aumento della produttività per unità di personale del 3,8%. Nel secondo trimestre 2019, per effetto della pressione salariale, l’incremento del costo unitario del lavoro è stato del 7,3%.

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