PERU' – Il ministro per l'edilizia abitativa, Javier Piqué, ha annunciato un progetto da 600 milioni di dollari per migliorare la raccolta dell'acqua, che sarà finanziato dalla Banca Mondiale.

A necessitarne è soprattutto la capitale, Lima, che ha scarse capacità di stoccaggio dell'acqua, motivo per cui - in caso di carenza di piogge - si riscontrano ciclicamente problemi di razionamento; questo tipo di progetto è ritenuto, dunque, vitale per aumentare l'ottenimento di risorse idriche.

Piqué ha ribadito che l'obiettivo ultimo è garantire entro il 2021 al 100% dell'area urbana del paese la copertura di acqua e infrastrutture per il drenaggio.

"Ci sono già aree come Tacna o Moquegua che hanno più del 90% di copertura: continueremo a lavorare per rispettare la scadenza; in caso contrario, tutto sarà completato entro il 2022" ha detto il ministro.

Nell'arco del 2019, inoltre, nelle zone rurali saranno avviati lavori per installare sistemi di clorazione in diverse città del Perù, poiché in precedenza con lo stesso metodo si erano raggiunti già buoni risultati.

"Vogliamo aumentare rapidamente la copertura nelle zone rurali con questo meccanismo” ha detto ancora il ministro, ricordando che almeno mezzo milione di persone a Lima non ha accesso ai servizi idrici e fognari.

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