È quanto emerge da un nuovo Indice elaborato dal Forum economico mondiale (WEF). L’indicatore (Human Capital Index) mira a valutare le capacità di un Paese di sviluppare e utilizzare una manodopera sana, formata e competente.

Il barometro considera quattro aspetti per valutare l’ottimizzazione del capitale umano, ossia l’istruzione, la salute ed il benessere, l’occupazione ed il contesto (condizioni giuridiche, infrastrutture ed altri fattori che possono avere ricadute positive sullo sviluppo del capitale umano).

Nei giudizi parziali, il Cile ottiene buoni punteggi su salute, occupazione e contesto, mentre viene valutata non molto bene in tema di educazione.

Per quanto riguarda il pilastro della salute, il Cile occupa il primo posto del ranking della denutrizione infantile, con un indice dell’1,2% nei minori di 5 anni. Inoltre occupa il 30° posto per quanto riguarda l’aspettativa di vita, con 79 anni, mentre ottiene delle posizioni basse per il tasso di obesità (107°) e la depressione (85°).

Nel campo dell’istruzione, il Cile spicca per la qualità delle “Business Schools” (15°) e il numero di immatricolazioni universitarie (18°) mentre denota delle debolezze nella qualità del sistema educativo (62°), la qualità delle scuole elementari e medie inferiori (91°) e dell’insegnamento matematico e scientifico (90°).

In quanto al contesto, il Cile, da una parte si distingue per la capacità di attrarre (19°) e trattenere talenti (11°), dall’altra, la bassa partecipazione femminile nell’economia (96°), il tasso di partecipazione nella forza lavoro (84°) ed il livello di complessità dell’economia (74°) gli sottraggono punti.

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Ambasciata d'Italia - CILE