L’accordo  di coalizione per la formazione del nuovo governo lussemburghese ha incluso l’aumento di 100 euro mensili - con decorrenza 1.1.2019 - del salario minimo, già il più alto in Europa. A fine dicembre 2018, il Parlamento ha innalzato dell'1,1% il salario minimo netto mensile, portandolo a 2071,07 euro  per lavoratori non qualificati e a 2.485,29 euro per lavoratori qualificati. Ulteriori provvedimenti retrottivi seguiranno. Nei rapporti contrattuali dovrà essere aggiunta anche la concessione di due ulteriori giorni di ferie annuali, uno dei quali è il 9 maggio, Giornata dell’Europa. Rimarranno in vigore l'indicizzazione automatica e le clausole previdenziali.

Il Rapporto STATEC 2018 ha evidenziato come il costo medio orario del lavoro per l’intera economia lussemburghese (escluso il settore agricolo e la pubblica amministrazione) ammontasse nel 2016 - prima dei due incrementi del 2,5% dovuti all’indicizzazione automatica ed entrati in vigore il 1 gennaio 2017 e il 1 agosto 2018 - a Euro 38,70, con un incremento annuo del 2,34% rispetto alla stessa indagine realizzata nel 2012. Risultano inoltre ampie differenze salariali secondo il settore economico: il costo medio orario del lavoro nel settore finanziario, che impiega in assoluto il maggior numero di lavoratori altamente qualificati, è stato di Euro 71,70, mentre nel segmento horeca, che offre il livello di remunerazione più basso, pari a Euro 20,90, seguito a scala dai settori delle costruzioni (Euro 26,10), dell’industria (Euro 33,90) e del terziario (Euro 41,80). Il salario orario medio è stato più elevato nelle grandi società con oltre 500 addetti (Euro 44,60) che nelle piccole e medie imprese con almeno 10 dipendenti (Euro 38,70).

Il salario medio annuo nel 2016 é stato di Euro 65.468, spaziando da un minimo di Euro 35.000 nel segmento horeca (Hotellerie-Restaurant-Café) ad un massimo di Euro 118.000 nel settore finanziario per un dipendente non dirigenziale.

 

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - LUSSEMBURGO