RWANDA - Il Ruanda sta cercando 300 milioni di dollari da istituti di credito internazionali nei prossimi mesi per finanziare programmi di costruzione abitativi con cui far fronte alla carenza di alloggi sul mercato. Lo riferisce il settimanale economico, EastAfrican, facendo sapere di aver appreso che il Consiglio della Banca Mondiale dovrebbe approvare una linea di credito a lungo termine da 150 milioni di dollari per finanziare le esigenze abitative del Ruanda già entro la fine del mese, mentre il governo di Kigali prevede di ottenere altri 150 milioni dalla International Finance Corporation (IFC) e dalla India Housing Bank . "L'IFC sta guidando il processo di mobilitazione del credito", ha detto il ministro delle infrastrutture Claver Gatete, citato sempre dal settimanale dell’Africa Orientale, aggiungendo che anche il governo sta rendendo disponibile la terra e ha introdotto un rimborso fiscale del 30% per gli sviluppatori di unità abitative ad alta densità. Secondo gli esperti, il governo sta prendendo misure con cui favorire le banche e il mercato dei mutui; proprio la mancanza di finanziamenti a lungo termine è considerato uno dei limiti allo sviluppo di una politica abitativa diffusa insieme alla scarsa offerta di alloggi a prezzi accessibili e agli alti tassi dei mutui ipotecari. Ci si aspetta che la nuova linea di credito spinga i prezzi delle abitazioni e dei mutui al ribasso da 400-600 punti base, portando l'attuale tasso di interesse dal 16% al 10-12%. Una situazione che ha spinto molti a ricorrere alla costruzione delle loro case in fasi e utilizzando materiali da costruzione scadenti, contribuendo all'aumento degli insediamenti informali in cui attualmente vive la maggior parte delle famiglie. Gli sviluppatori immobiliari sostengono che lo stock annuale di nuove unità abitative a prezzi accessibili è rimasto basso, con una media di solo 1.000 unità. Tuttavia, le politiche di incentivo avviate dal governo stanno cominciando a dare i primi frutti, e quest’anno risultano in cantiere circa 10.000 unità abitative per il mercato inferiore, medio e alto. I consulenti immobiliari vedono più prospettive di business in unità più piccole (a tre e due camere) in quanto il segmento di mercato è più ampio e si aspettano un boom degli affitti, soprattutto tra i giovani, come già accaduto a Kampala e Nairobi.

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