SUDAFRICA – Le esportazioni italiane verso il Sudafrica sono aumentate da 402 a 486 milioni di euro nel primo trimestre del 2018, facendo segnare secondo i dati di fonte Istat un rialzo del 21,6% rispetto allo stesso periodo del 2017.

A segnalarlo è l’ufficio di Johannesburg dell’Agenzia ICE, sottolineando come tale exploit sia essenzialmente dovuto al comparto chimico e petrolchimico, con particolare riferimento ai prodotti della raffinazione petrolifera (oli leggeri di petrolio), dove l’export è quasi raddoppiato (+94%), passando da 55,4 a 107,7 milioni di euro.

Su valori di base nettamente più bassi, hanno inoltre fatto registrare una buona performance i prodotti chimici (+12,1%, fino a 34,2 milioni di euro), farmaceutici (+16,6%, 16 milioni) e gli articoli in gomma e materie plastiche (+24,4%, 16,4 milioni).

Si rivela incoraggiante anche l’andamento delle nostre esportazioni nel comparto dei beni strumentali e della meccanica, che hanno messo a segno un aumento del 18,5%, da 94,5 a 112 milioni di euro, mentre è stato meno accentuato il rialzo relativo alle apparecchiature elettriche (+9,5%, 30 milioni).

L’unico risultato negativo di rilievo si riscontra nel caso degli autoveicoli (principalmente componentistica) e degli altri mezzi di trasporto, le cui esportazioni verso il Sudafrica sono rispettivamente diminuite del 26,7% (fino a 21,3 milioni) e 24% (4,9 milioni) nel periodo considerato.

Nel complesso, gli esportatori italiani sembrano consolidare la buona performance esibita nel 2017, quando il valore delle vendite al Sudafrica è complessivamente aumentato del 15,7% sul 2016.

Va peraltro notato che i dati di fonte sudafricana, già disponibili fino a maggio, registrano un aumento dell’export italiano del 16% nel periodo gennaio-maggio 2018, segnalando quindi una lieve decelerazione tendenziale rispetto al dato Istat sul I trimestre. 

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