GHANA – Il Ghana potrebbe essere pronto a produrre energia nucleare nel 2029, aggiungendo questa fonte al suo mix energetico. Lo ha annunciato il coordinatore del programma nucleare presso il ministero dell’Energia, Robert B.M. Sogbadji, durante un workshop organizzato dalla compagnia russa Rosatom ad Accra. Durante l’incontro, al quale erano invitati i giornalisti, sono stati presentati elementi chiave del progetto sull’energia nucleare in Ghana e forniti ai redattori elementi utili per riferire al meglio sull’argomento. Secondo quanto riferito, la costruzione della prima centrale nucleare ghanese dovrebbe iniziare nel 2023, con l’impegno a rispettare tutte le norme esistenti in materia di sicurezza. La centrale è prevista per produrre 1200 megawatt di energia ma non è chiaro quale sia il budget necessario per la sua realizzazione. Il colosso russo Rosatom, che lavora già con diversi Paesi in Africa su progetti nucleari, come il Sudafria, la Nigeria, o il Rwanda, guida la gara per selezionare gli operatori che entreranno nel progetto. Il Ghana sta adoperando diverse soluzioni per aumentare la produzione di energia a partire da varie fonti: nel marzo scorso la svedese Seabased ha firmato un contratto con la società locale TC Energy per realizzare un impianto dove produrre energia dal moto ondoso al largo delle coste di Ada, alla periferia orientale di Accra in Ghana. Nello stesso periodo, la sussidiaria africana del gruppo indiano Armech ha annunciato la prossima costruzione nell’area di Tema di un impianto per produrre energia dai rifiuti con la capacità di produrre 60 MW. A febbraio, la statunitense GE Power e la ghanese Marinus Energy hanno reso nota l’intenzione di realizzare ad Atuabo un impianto pilota per generare energia dal gas associato che altrimenti sarebbe stato dispero nell’aria come rifiuto della produzione del locale impianto per il trattamento del gas naturale. [CC]

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