GHANA - L’Autorità ghanese per le zone di libero scambio (GFZB) ha reso noto di aver avviato una revisione della propria normativa con l’obiettivo di renderla maggiormente favorevole agli investitori.

Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato dell’Autorità, Micheal Okyere Baafi, osservando come la legislazione sul tema nella sua forma attuale sia ormai diventata obsoleta. "Altre istituzioni governative che svolgono attività simili come il Centro per la promozione degli investimenti del Ghana (GIPC) hanno fatto degli emendamenti - ha detto Okyere Baafi - noi non l'abbiamo fatto e sono ormai 20 anni che operiamo sulla base delle stesse regole: dobbiamo rendere la normativa pertinente al contesto dei nostri giorni”.

In base a quel che viene riportato dai media locali, la GFZB ha in programma una serie di incontri con le aziende già presenti nelle zone di libero scambio in Ghana per consentire loro di intervenire nel processo di riforma. Attualmente in Ghana la normativa sulle zone di libero scambio stabilisce che le imprese ivi installatesi debbano produrre localmente ed esportare almeno il 70% della loro produzione annuale. Da un punto di vista fiscale, è prevista un’esenzione fiscale totale per dieci anni, dopo i quali l’aliquota è fissata al 15% anziché al 25% come sul resto del territorio nazionale. [MV] 

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