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19/02/2018 - Quasi i due terzi dei prestiti giapponesi hanno tassi inferiori all'1%

Quasi i due terzi dei prestiti giapponesi hanno tassi inferiori all'1%

Dopo due anni in cui la Bank of Japan ha guidato i tassi d’interesse chiave verso valori negativi, i finanziatori hanno visto i tassi applicati ai prestiti scivolare verso zero, spingendo le istituzioni finanziarie a rivedere i loro modelli di business. Le banche giapponesi avevano 471 trilioni di yen ($ 4,42 trilioni) di prestiti in essere alla fine del 2017, in aumento del 6% rispetto a due anni prima.

La BOJ ha imposto tassi negativi a febbraio 2016 su alcuni depositi detenuti presso la banca centrale, allo scopo di stimolare i prestiti e incoraggiare le imprese a prendere a prestito più denaro per l'espansione e gli investimenti. Ma circa 290 trilioni di yen di questi prestiti - il 62% del totale - evidenziano tassi d’interesse inferiori all'1%. Solo il 10% ha tassi del 2% o più, in calo di 5 punti percentuali rispetto alla fine del 2015, poiché le imprese e i singoli mutuatari hanno rifinanziato per bloccare condizioni piu’ favorevoli.

Il finanziamento immobiliare ha avuto il ruolo più importante nell'aumento dei prestiti rispetto ai prestiti alle imprese. Oltre la metà delle società quotate è effettivamente libera dal debito. Inoltre, l'aumento dei prezzi delle proprietà nelle principali aree metropolitane sta rallentando la domanda di finanziamenti immobiliari. Negli ultimi mesi, il totale dei prestiti bancari delle banche è cresciuto solo del 2-3% rispetto ai confronti anno su anno.

Nel frattempo, i depositi sono cresciuti del 12% a 760 trilioni di yen dalla fine del 2015 alla fine del 2017, nonostante i tassi di interesse vicini allo zero. Il calo demografico del Giappone e l'invecchiamento della popolazione hanno aumentato le incertezze sul mantenimento dell’attuale sicurezza sociale, rafforzando la propensione generale al risparmio.

Il risultato è che i fondi con cui la BOJ sperava di rivitalizzare l'economia, risultano invece bloccati. Anche le banche non sono disposte a correre rischi (come i prestiti alle startup). Per i nove mesi, fino a dicembre scorso, l'utile netto del business delle 82 banche regionali o gruppi bancari quotati in borsa del Giappone, è diminuito al 70%.

Notizia segnalata da
Agenzia ICE di Tokyo