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14/11/2017 - Previsioni macroeconomiche della Commissione europea

Previsioni macroeconomiche della Commissione europea

i dati relativi al secondo trimestre 2017 attestano la crescita tendenziale del prodotto al 5%, alimentata dagli investimenti e dal positivo andamento della domanda estera. Secondo le attuali previsioni, per il 2017 è atteso un incremento del PIL a prezzi costanti del 4,4%, mentre nel 2018 e 2019 l’aumento dovrebbe attestarsi al 3,2 e 2,8%.

Riguardo al corrente anno e al prossimo biennio la domanda interna continuerà a rappresentare il principale fattore di crescita dell’economia. Nel 2018 è previsto un aumento dei consumi finali delle famiglie favorito dall’aumento della soglia di esenzione fiscale IRPEF dei percettori di reddito medio-basso e dalla crescita delle retribuzioni.

Nel primo semestre del 2017 la crescita degli investimenti ha principalmente riguardato la componente pubblica finanziata localmente ed a valere sui fondi europei. Si è inoltre registrata, dopo diversi anni di contrazione, una ripresa degli investimenti privati. Per il 2017 le previsioni indicano una crescita degli investimenti superiore al 16%, mentre per il 2018 e 2019 è previsto un incremento più moderato rispettivamente pari al 4,4 e 3,6%. Sulla crescita complessiva degli investimenti è atteso un aumento degli acquisti di macchinari e attrezzature nel settore privato sostenuto dal positivo andamento della domanda estera ed incentivato dai margini di profitto aziendale. Riguardo all’edilizia abitativa con il permanere delle attuali previsioni è atteso un andamento degli investimenti analogo a quello del corrente anno.

I dati preliminari relativi agli scambi con l’estero registrano nel 2017 una crescita delle esportazioni di beni e servizi. In prospettiva, le esportazioni estoni sono destinate ad aumentare in linea con la domanda estera. Tuttavia, la crescita risulterà contenuta a causa del continuo aumento del costo del lavoro. Secondo le attuali previsioni il positivo andamento dei servizi dovrebbe comportare nel periodo 2017-2019 un surplus del conto corrente di circa il 2% del PIL. Riguardo le previsioni sull’aumento delle retribuzioni la crescita prevista sarebbe superiore al 6% nel 2017 e ad oltre il 5% nel 2018-2019.

Il tasso di occupazione è attualmente al suo picco storico. Anche se la popolazione in età lavorativa si sta riducendo a causa dell'invecchiamento, l'occupazione ha continuato a salire. La partecipazione al mercato del lavoro è aumentata grazie al favorevole contesto economico, all'aumento dell'età lavorativa ai fini pensionistici ed agli effetti positivi derivanti dalla riforma sulla capacità lavorativa “Work Ability Reform”, per l’integrazione delle persone in parte disabili nel mercato del lavoro. Tuttavia, l’attuazione della predetta riforma ha comportato una diversa classificazione della popolazione inattiva e disoccupata suscettibile di aumentarne il tasso. Al riguardo, secondo le attuali previsioni la disoccupazione dovrebbe passare dal 7% nel 2017 al 7,7% nel 2018 ed all'8,5% nel 2019.

Dopo tre anni di inflazione relativamente bassa, l'Indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP) ha superato la media dell'area dell'euro a decorrere dalla fine del 2016. L’aumento del tasso di inflazione è stato influenzato dall'incremento dei prezzi globali dei beni alimentari e prodotti del comparto energetico che in Estonia hanno una quota relativamente elevata nel paniere dei beni di consumo. Inoltre, un impatto significativo sull’inflazione deriva dall’aumento delle accise stimato in circa 1 punto percentuale nel 2017 e 2018 ed intorno allo 0,5% nel 2019. L'inflazione dovrebbe raggiungere il 3,7% nel 2017 e rallentare al 3% nel 2018 e 2,7% nel 2019, dipendendo dalla stabilizzazione dei prezzi delle materie prime.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - ESTONIA