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06/11/2017 - EPA con l’Europa, l’applicazione diventa ufficiale

EPA con l’Europa, l’applicazione diventa ufficiale

COSTA D’AVORIO – Si è tenuta la scorsa settimana in Costa d’Avorio la cerimonia ufficiale di applicazione dell’Accordo di partenariato economico (APE/EPA) con l’Unione Europea. Nel suo discorso, il primo ministro Amadou Gon Coulibaly si è detto convinto che tale accordo « contribuirà al miglioramento della competitività del’economia e alla crescita della capacità di produzione, di trasformazione e di esportazione dei prodotti industriali e agricoli locali ». Davanti all’ambasciatore europeo Jean-François Valette, il primo ministro ha promesso di attuare una strategia comunicativa forte con l’amministrazione territoriale e di fare dell’applicazione dell’EPA una priorità. Ratificato nel 2016, l’accordo  - un documento di 271 pagine - con la Costa d’Avorio è un  preludio a un accordo più ampio che l’Unione desidera firmare con tutto il blocco regionale dell’Africa Occidentale. I suoi obiettivi prevedono che il quadro commerciale costituisca un vettore essenziale di sviluppo economico e prevede la riorganizzazione del settore privato rispetto alle nuove opportunità economiche offerte dall’accordo. L’APE prevede  la definizione e l'attuazione di strategie di modernizzazione e  la promozione del partenariato tra i settori privati delle parti. Con l’accordo, prodotti originari della Costa d'Avorio vengono importati nella Comunità Europea in esenzione dai dazi doganali, ad eccezione di alcuni prodotti indicati e ad alcune condizioni;  i dazi doganali sui prodotti originari della parte CE a destinazione della Costa d'Avorio sono ridotti o eliminati secondo il calendario di smantellamento tariffario definito nell’accordo. Entrambe le parti si concedono trattamenti più favorevoli derivanti dal libero scambio. In occasione della cerimonia ufficiale, Gon Coulibaly ha sottolineato che gli scambi commerciali tra il suo Paese e l’Europa sono aumentati del 50,6% in cinque anni, per toccare la quota 6,43 miliardi di euro nel 2016. [CC]

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InfoAfrica www.infoafrica.it