La banca francese Credit Agricole, da tempo alla ricerca di un acquirente per la cessione della propria quota nella banca saudita Banque Fransi (pari al 31%), ha formalizzato il 13 settembre 2017 la cessione di una parte (pari al 16,2%, mantenendo il 14,9% residuo) al magnate saudita Al Waleed bin Talal, per un controvalore di 1,54 miliardi di dollari. Si tratta in realtà di un'operazione al ribasso, rispetto al valore di mercato delle azioni di Banque Fransi.

A chiusura dell'operazione, il principe Al Waleed diventerà il principale azionista di Banque Fransi, aggiungendo questa ultima partecipazione a un portafoglio già alquanto diversificato della sua Kingdom Holding, che detiene quote in Citigroup (fin dal 1991),  News Corp., Twitter Inc., JD.com Inc., catene di hotel Four Seasons e Accor.

Il mercato bancario saudita presenta delle dinamiche ambivalenti. Da un lato vi è l'interesse degli investitori esteri a entrarvi, anche in previsione dell'annunciato mega-piano di privatizzazioni del valore di circa 300 miliardi di dollari, che prevede in particolare la quotazione del 5% del colosso petrolifero nazionale Saudi Aramco. Tra i nuovi entranti si segnala l'interesse del gruppo finanziario Mitsubishi UFJ Inc. e quello di Citigroup (che ha ricevuto ad aprile scorso licenza per operare in qualità di banca di investimento).

Dall'altro alcuni istituti esteri hanno invece intenzione di uscire. Oltre alla dismissione di Credit Agricole, anche Royal Bank of Scotland sta da tempo cercando di cedere il 40% della propria partecipazione in Alawwal Bank e ha annunciato ad aprile scorso di essere entrata in negoziazione con Saudi British Bank-SABB per una possibile fusione delle due banche.

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Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA