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08/09/2017 - USA. DATI INTERSCAMBIO RELATIVI AL PRIMO SEMESTRE 2017

USA. DATI INTERSCAMBIO RELATIVI AL PRIMO SEMESTRE 2017

Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento del Commercio USA, nel primo semestre 2017 l’interscambio complessivo di beni e servizi e’ stato pari a $2.581 mld, con un aumento del 6,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il disavanzo commerciale, per $276,6 mld, e' aumentato del 10,7%. Le esportazioni, per un totale di $1.152,2 mld, sono cresciute del 6% e le importazioni, per $1.428,8 mld, sono aumentate del 6,9%.

L'interscambio relativo ai soli beni ($1.935,2 mld), ha registrato un aumento del 7,4%, mentre il disavanzo commerciale, di $401,3 mld, e' aumentato del 7,3%. Le esportazioni, per $766,9 mld, sono aumentate del 7,4% e le importazioni, per $1.168,2, sono cresciute del 7,3%.

L'interscambio relativo ai servizi, per un totale di $645,8 mld - esportazioni per $385,3 mld (+3,2%) ed importazioni per $260,6 (+4,7%) - e' aumentato del 3,8%. I viaggi rimangono la voce di maggior peso, sia in entrata che in uscita (26,5% sul totale dell'interscambio).

Per quanto concerne l'interscambio di beni per aree, la UE nel suo insieme continua a pesare piu' della Cina, con un interscambio di $350,8 mld - in aumento del 2,3% rispetto al primo semestre del 2016 - con importazioni per $140,4 mld (+3%) ed esportazioni per $210,3 mld (+1,9%).

Quanto ai singoli Paesi, il Canada (parte del NAFTA insieme a Messico e Stati Uniti) si conferma come principale partner commerciale degli USA, con un interscambio di $290,2 mld, primo mercato di sbocco e terzo fornitore, seguito da: Cina ($289,1 mld), primo fornitore e terzo mercato di sbocco; Messico ($273,9 mld); Giappone ($99,5 mld); Germania ($82,8 mld), primo Paese europeo in termini di interscambio. In particolare, si e' registrato un aumento delle importazioni statunitensi, oltre che dall’Italia, da Canada, Cina, Irlanda e Messico.

Gli Stati Uniti hanno registrato il maggiore disavanzo commerciale con: Cina (-$170,7 mld), Messico (-$36,2 mld), Giappone (-$34 mld) e Germania (-$30,5 mld).

L'aumento delle esportazioni americane ha interessato in particolare le voci di: carburanti e lubrificanti (+46%); materiali grezzi (+16,9%); prodotti chimici e derivati (+5.2%). Sul fronte delle importazioni, i settori che hanno registrato le maggiori variazioni sono stati quelli dei carburanti e lubrificanti (+44.4%), in particolare prodotti del petrolio (+44,6%), dei prodotti manufatti (+10,6%) e dei materiali e attrezzature da trasporto (+4,9%).

Nel primo semestre 2017 l'interscambio di beni con l'Italia ($32,9 mld), ha registrato un incremento dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L'Italia si conferma 11mo partner commerciale degli USA, con una quota di mercato dell'1,7%. Con un saldo attivo di $14,4 mld, cresciuto del 3,8%, l'Italia sale alla settima posizione (dall'ottava dello stesso periodo dello scorso anno) tra i Paesi verso i quali gli USA hanno registrato il maggior disavanzo commerciale.

Le esportazioni italiane ($23,7 mld) sono cresciute del 6,7% e le importazioni ($9,2 mld) sono aumentate dell’11,6%. Il nostro Paese si colloca al nono posto tra i fornitori degli USA, risalendo di una posizione rispetto al primo semestre del 2016 e mantenendo una quota di mercato del 2,1%, in linea con il dato annuale. Si colloca, altresi’, al diciannovesimo posto nella classifica clienti, guadagnando una posizione rispetto all'analogo periodo del 2016.

Le voci principali dell'export italiano sono state: meccanica (24%), moda e accessori (16%), mezzi di trasporto (15%), chimica e farmaceutica (13%), agroalimentare e bevande (9%), semilavorati e componenti (8%), arredamento ed edilizia (6%). Si e' pertanto assistito ad una marcata ripresa di settori del Made in Italy che avevano registrato un andamento negativo o stazionario nel 2016 (meccanica, mezzi di trasporto, moda e accessori, semilavorati e componenti), mentre continua il trend positivo dei settori arredamento e edilizia e chimica e farmaceutica. Le importazioni italiane si sono concentrate per il 28% nel settore chimico-farmaceutico, per il 17% nella meccanica, per il 16% nel settore dei semilavorati, per il 10% nel settore mezzi di trasporto, per il 9,7% nel settore moda e accessori [1].

Sul fronte dei servizi, sulla base dei dati relativi all’intero 2016, l'Italia si colloca al dodicesimo posto tra i principali partner commerciali USA per valore dell'interscambio bilaterale, pari a $20,2 mld, con un aumento dell'1,3% rispetto al 2015. Con un saldo attivo anche per il 2016 ($2,5 mld), l'Italia rimane nel novero dei pochi Paesi al mondo (insieme a Germania ed India) ad essere esportatori netti di servizi verso gli USA.

[1] Fonte: elaborazioni ICE New York su dati Dipartimento del Commercio USA.

 

 

 

  Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - USA