ANGOLA - Il governo di Luanda ha sospeso l'entrata in vigore del decreto approvato lo scorso 6 marzo attraverso il quale veniva stabilito l'obbligo di pagare i cittadini stranieri non residenti che lavorano in Angola in kwanzas, la moneta locale, invece che con la divisa del Paese di provenienza o dell'azienda di cui erano dipendenti.

A darne notizia i media locali, specificando che il nuovo decreto prevede invece che "il valore e la moneta di remunerazione siano liberamente scelte tra impresa e dipendente" secondo i principi guida della Legge sul lavoro in Angola.

Il decreto del 6 marzo prevedeva che le aziende angolane potevano assumere stranieri non residenti per un massimo di 36 mesi con la Banca centrale che avrebbe deciso il quantitativo di denaro guadagnato che sarebbe potuto essere trasferito all'estero.

Secondo le norme che regolano il mercato del lavoro in Angola, i dipendenti stranieri non residenti rientrano nella categoria di quei professionisti tecnici o scientifici nel quale il Paese non è autosufficiente.[LS]

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