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Cosa vendere (BULGARIA)


Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)

Si segnala che l’industria tessile e quella delle confezioni - da sempre tra le principali attività dell’industria leggera in Bulgaria - sono fortemente interdipendenti.

L’Italia risulta uno dei principali partner della Bulgaria nel settore dell’industria tessile e dell’abbigliamento, come gia´citato nel paragrafo precedente, grazie agli accordi di lavorazione conto terzi, che danno luogo ad un traffico di perfezionamento passivo tra Italia e Bulgaria. Molte aziende bulgare effettuano lavorazioni per conto terzi, utilizzando materiali generalmente forniti dai committenti.

La Bulgaria si presenta come un mercato interessante e ricettivo, nonostante il potere di acquisto della popolazione resti davvero modesto. I bulgari si mostrano tuttavia particolarmente attenti all’evoluzione della moda. La presenza di marchi italiani in Bulgaria é cresciuta ed incontra il favore della clientela locale.

La maggior parte dei grandi nomi della moda italiana sono presenti in Bulgaria, prevalentemente a Sofia, ma anche nelle altre principali citta’. I negozi di moda che offrono i marchi più rinomati una volta dislocati nelle vie del centro di Sofia, sono ora principalmente presenti nei principali centri commerciali. Una significativa presenza di negozi di abbigliamento italiano si riscontra anche in altri centri, in particolare Varna e Burgas, principali città del Paese, sulla costa del Mar Nero. Parallelamente e´molto diffusa la vendita di confezionati non firmati di biancheria e maglieria in questo mercato.

Le esportazioni italiane di articoli di abbigliamento hanno raggiunto 109  milioni di euro nel 2021, con un aumento del 9,0%  rispetto a 2020. Le principali voci sono costituite dagli abiti confezionati, per un valore di 45 milioni (+2,9%), da camiceria e biancheria, con 29  milioni di euro, in aumento del 13,3%, di articoli vari e di accessori per l’abbigliamento di un valore di 9 mln di euro e di articoli di abbigliamento sportivo o di altri indimenti particolari di ca. 10 mln di euro

 A seguito probabilmente dalla forte richiesta dovuta all´emergenza pandemica e´stato registrato un notevole aumento (+35%) degli acquisti di indumenti protettivi quali camici, divise ed altri indumenti da lavoro. In aumento anche le esportazioni di articoli di abbigliamento sportivo dell´1,6% per un valore di 8 milioni di euro di acquisti da parte bulgara

Si segnala che analogo fenomeno – quello della lavorazione per conto terzi - si registra negli scambi bilaterali nel settore calzaturiero, altra tradizionale e importante attività dell’economia bulgara, anche questa con una significativa presenza italiana,  in termini sia di trasferimento di alcune fasi del processo produttivo sia dell'impiego delle lavorazioni “à façon” effettuate su disegno del committente. Molti investitori italiani  hanno aperto fabbriche con proprio capitale, p.es.: Gival Ltd di Kiustendil, Eurodonna Ltd,  Kiustendil , Erika Limited, Kiustendil, Export 2002 di Kiustendil, Vintaj EOOD di Peshtera , Pierik Group Ltd di Gotze Delchev.

Anche nel settore delle calzature sono presenti le maggiori griffe italiane.

Le vendite italiane di articoli in pelle (escl. abbigliamento) nel 2021 ammontano a circa 90 milioni di euro, (+6,0%), fra questi le calzature (+12.,4%)  a circa 43 milioni di euro,  il cuoio conciato e lavorato e gli articoli da viaggio, borse e pelletteria (+0,8%)  a 47 milioni di euro.

Le importazioni dalla Bulgaria di articoli in pelle invece, ammontano a circa 115 milioni di euro (-5,2%), di cui la maggior quota spetta alle calzature, il cui valore e’ di circa 85 milioni di euro, anche se si registra una diminuzione del 1,2% rispetto all’anno precedente. Gli acquisti del cuoio conciato e lavorato e degli articoli da viaggio, borse e pelletteria nel 2020 ammontano a 30 milioni di euro (-14,9%).

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.yanabg.com
  • Contatti: Stefan Georgiev Sevov - Direttore
  • Note: Produzione e distribuzione fibre in cotone, tessuti, abbigliamento ecc
  • Sito Internet: www.calzedonia.it
  • Contatti: S. Veronesi - Manager
  • Note: Produzione di abbigliamento intimo
  • Sito Internet: http://1534.bg.all.biz/
  • Contatti: Mrs F.A. Kush Executive director
  • Note: Produzione e vendita di intimo, magliette e altri capi d'abbigliamento sportivi
  • Sito Internet: n.d.
  • Contatti: Sig.M. Lakser
  • Note: Produzione di
    maglieria ai ferri e all'uncinetto
  • Sito Internet: www.marsarmor.com
  • Contatti: Sig.P.K. Tashkov
  • Note: Produzione altro abbigliamento e accessori
Prodotti chimici

Rappresentano un'ampia gamma di prodotti oggetto di flussi commerciali bilaterali tra l'Italia e la Bulgaria. Nel 2021 le esportazioni italiane verso la Bulgaria ammontavano a 174,1 mln di euro, con una crescita rispetto al 2020 del 7,9%.

Trai i principali prodotti esportati si segnalano: materie plastiche in forme primarie per circa 47 milioni di euro (+47,6%), prodotti per toeletta per circa 28,5 milioni (-2,4%), pitture e vernici 24,8 milioni (-1,7%). Aumento significativo segnalano le esportazioni di fibre sintetiche ed artificiali, +68,8% rispetto al 2020, per 16,5 milioni di euro.

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.astrabioplant.bg
  • Contatti: Mrs M.D. Tsvetkova Executive director
  • Note: Produzione di bio- combustibili
  • Sito Internet: www.solvay.bg
  • Contatti: Mr S. Nomikos Executive director
  • Note: Produzione e distribuzione di soda, sali minerali e altri prodotti chimici, parti di ricambio chimici e attrezzature
  • Sito Internet: www.agropolychim.bg
  • Contatti: Mr I.V. Iskrov Executive director
  • Note: Produzione and commercializzazione di fertilizzanti a base di nitrogeno e fosforo, ammoniaca, acidi, sali e gas condensati.
  • Sito Internet: www.fsbrands.com
  • Contatti: Mr K.A. Kyurkchiev Executive director
  • Note: Produzione e vendita di detergenti in polvere, detergentidomestici, shampi, e saponi
  • Sito Internet: www.neochim.bg
  • Contatti: Mr D.S. Dimitrov Executive director and
    chairman of the board
  • Note: Produzione e commercializzazione di prodotti chimici organici e inorganici, implementatione di lavori di ricerca scientifica, ingegneria e attività commerciali.
Prodotti tessili

Il tessile rappresenta una delle categorie di prodotti tradizionalmente più rappresentativi per l’interscambio tra l’Italia e la Bulgaria, un grande numero di aziende del settore delle confezioni producono (façoniste) nell’ambito di rapporti di lavorazione per conto terzi, aziende italiane affidano la produzione a partner bulgari, non solo per i minori costi ma anche in virtu’ di un lungo rapporto di collaborazione e per la consolidata capacità degli operatori locali in queste lavorazioni. Diverse realtà italiane, inoltre, hanno costituito filiali in loco e aperto, nel corso degli anni, propri stabilimenti di produzione. Il leader tradizionale tra gli investitori italiani del settore “E. Miroglio” investe ogni anno tra 10 e 15 mln di leva nelle proprie fabbriche a Sliven, Yambol, Svishtov e Kotel. Un altro grande investitore risulta essere “Bulsafil” società di proprietà dell’azienda italiana Safil, che produce filati.  L’altra società importante è la Zalli di Gabrovo che fa parte della società italiana Calzedonia, produttrice di biancheria intima uomo e donna.

Negli ultimi due anni la pandemia mondiale del COVID-19 ha lasciato il segno in tutta l’economia, compresi i settori in argomento. Nel 2021 ormai si nota una ripresa negli scambi commerciiali tra i due Paesi.

I più recenti dati ISTAT-ICE (periodo gennaio-dicembre 2021) mostrano vendite totali italiane di prodotti tessili per 225 milioni di euro in aumento del 9,8% rispetto al 2020. Vendite composte per circa 89 milioni di euro dalla gamma dei tessuti diversi da quelli a maglia, per circa 64 milioni di euro da tessuti a maglia e dai tessuti industriali e per circa 37 milioni di euro dai filati in aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente, di biancheria intima per circa 4 milioni di euro con un aumento del 5,0% rispetto al 2020.

Le importazioni italiane dalla Bulgaria di prodotti tessili nello stesso periodo ammontano a 103 milioni di euro in aumento  del 1,3% rispetto al 2020,  tra cui gli altri prodotti tessili per un valore di 33 milioni di euro (+14,9%) sono la voce principale.

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.emirolio.com
  • Contatti: Dott. Gaetano RIMINI
  • Note: Produzione filati
  • Sito Internet: www.bulsafil.it
  • Contatti: Dott. P.L. Ghia
  • Note: Appartiene al gruppo FINSAVIO SpA di Biella; produzione e distribuzione fibre tessili e filati
  • Sito Internet: www.kalinel.com
  • Contatti: Sig. K.R. Marin
  • Note: Produzione tessili per il letto: trapunte, cuscini, coprimaterassi
  • Sito Internet: www.sinteramagroup.com
  • Contatti: Sig. M. Bodo
  • Note: Parte del gruppo italaino Filatura di Saluzzo Srl; preparazione e filatura di fibre tessili
  • Sito Internet: www.emboy.com
  • Contatti: Sig. I. Lodrik
  • Note: Preparazione e filatura di fibre tessili
Prodotti alimentari

Il 50% del territorio è costituito da terreni agricoli. Le condizioni naturali favoriscono la coltivazione di una ricca varietà di colture, frutta e verdura. In Bulgaria sono presenti significative iniziative imprenditoriali italiane nel settore agricolo, per la coltivazione dell’ortofrutta (fragole, ciliegie, funghi, riso) e per la produzione del vino. L’Italia nel settore  agroalimentare  ha esportato complessivamente in Bulgaria nel 2021 prodotti alimentari per un valore di 155 milioni di euro (+8,6%) rispetto al 2020.

Le prime due voci dell’export italiano per la Bulgaria tra i prodotti alimentari sono il caffè e la carne.

L’export di caffè in Bulgaria ha registrato una tendenza positiva negli anni e nel 2021 ha riportato un fatturato decisamente alto pari a 33,9 milioni di euro, in aumento del 2,6% rispetto al 2020 (33,04 milioni). L'espresso italiano è ormai reperibile pressoché ovunque e in una ragguardevole varietà di marche.

Nel 2021 spiccano, tra gli acquisti da parte bulgara, le carni lavorate e conservate, per un valore di 29,7 milioni di euro (+7,3%), frutta e ortaggi lavorati e conservati per 16,4 milioni (14,2%), i prodotti lattiero - caseari per 14,9 milioni (+14,2%), i prodotti da forno e farinacei per 13,9 milioni (+25,9%) e l’olio d’oliva per 6,7 milioni (+24,1%).

Fra i prodotti agricoli nel 2021 l’Italia ha esportato in Bulgaria semi oleosi per 10,2 milioni di euro (+100% rispetto all’anno precedente), ortaggi per un valore di 5,8 milioni di euro (+17,1% rispetto all’anno 2020) e cereali per un valore di 2 milioni, in leggero calo rispetto ai 2,3 milioni nel 2020.

Per il settore delle bevande la crescita delle esportazioni italiane era stata molto consistente ed aveva raggiunto il picco di 67,5 milioni (+53,6%) nel 2019, ha in seguito segnato un leggero calo nel 2020 (64,8 milioni) per attestarsi su un valore pari a 53,8 milioni di euro nel 2021. 

L’export di birra ammonta a 14,9 milioni di euro (-36,9% rispetto al 2020). Sono in calo le vendite delle bevande a base di acqua minerale, pari a 18,4 milioni di euro (-33,8%). Al primo posto sono le bevande alcoliche distillate per 6,9 milioni di euro, in crescita del + 35,4%. Le vendite di vini da tavola e di vini di qualità hanno registrato un aumento, raggiungendo 5,9 milioni di euro (+23%), le vendite di vino spumante e di altri vini speciali hanno registrato un aumento del 66,3% in un anno per un totale di 4,2 milioni di euro. Nel 2021 l’Italia ha raggiunto il secondo posto nella graduatoria dei paesi fornitori di vino in Bulgaria dopo la Francia e prima della Spagna con una quota di mercato del 27,3%.

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.svogeshokoladi.bg
  • Contatti: Sig.ra Svetla Lesova
  • Note: Produzione e vendita di dolciumi e cioccolata.
  • Sito Internet: E-mail: office@buildcom-bg.com; oliva_pls@abv.bg
  • Contatti: Sig. A.R. Georgiev
  • Note: Produzione, imbottigliamento e vendita di olio.
  • Sito Internet: www.nestle.bg
  • Contatti: Sig. Juan Carlos Peralejo Serrano
  • Note: Produzione e vendita di dolciumi, gelati e cioccolata.
  • Sito Internet: www.kamenitza.bg
  • Contatti: Sig. Dimo Dimov
  • Note: Produzione e vendita di birra.
  • Sito Internet: www.coca-cola.bg
  • Contatti: Sig. Svetoslav Atanasov
  • Note: Produzione e imbottigliamento di bevande analcoliche.
Macchinari e apparecchiature

La meccanica, in linea con la vocazione esportatrice del nostro Paese, rappresenta tradizionalmente la prima voce dell’export italiano verso la Bulgaria, con un dato pari ad il 15,8% del totale. Nel 2021, dopo il calo dovuto alla crisi epidemiologica dell’anno precedente, le vendite italiane di macchinari e apparecchiature hanno registrato un lieve aumento del 2,3%, passando da 375 a 384 milioni di euro, dei quali il principale comparto in valore sono state le altre macchine di impiego generale, le cui vendite passano da 112 a 114 milioni di euro (+1,7%) e le macchine di impiego generale, che passano da 78 a 92 milioni di euro (+17,5%). In negativo invece le altre macchine per impieghi speciali, che passano da 100 a 90 milioni di euro (-9,9%). Cresce la performance delle macchine per l’agricoltura e la silvicoltura (+2,2%, 53 milioni di euro) e delle macchine per la formatura dei metalli e altre macchine utensili (+6%, 34 milioni di euro). I sotto comparti che registrano incrementi percentuali più significativi, seppur in alcuni casi con valori all’export ridotti, sono le macchine per la stampa e la legatoria, passate da 1.3 a 2,6 milioni di euro (+102,3%), le macchine per l’industria delle materie plastiche e della gomma (+49,9%), da 5,8 a 8,6 milioni di euro; le apparecchiature fluidodinamiche (+37,6%), da 5,8 a 8 milioni di euro ed i motori a combustione interna (+35,9%), da 11,8 a 16 milioni di euro. Registrano una significativa flessione le vendite di macchine per l’industria della carta e del cartone (-78,5%), macchine ed apparecchi per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere (-78,1%), turbine e turboalternatori (-66,9%), robot industriali per usi molteplici (-66%). Per l’elettromeccanica sono cresciute le esportazioni di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (+16,1%), che sono ammontate a 149 milioni di euro. La domanda di macchinari è strettamente legata all’esigenza delle aziende bulgare di consolidare la propria base produttiva, puntando all’ammodernamento con nuove ed avanzate tecnologie e al miglioramento degli standard qualitativi, per acquisire una maggiore competitività sui mercati internazionali. I beni strumentali italiani sono ben conosciuti in Bulgaria ed apprezzati per la tecnologia avanzata, le caratteristiche tecniche e per il design.  

L’Italia ha acquistato dalla Bulgaria macchinari per 170 milioni di euro nel 2010 (+19,5%) ed apparecchiature elettriche per 231 milioni (+18,4%). Le principali sottocategorie che hanno registrato aumenti importanti sono: altre macchine utensili (+154,8%), 4,7 milioni di euro; apparecchiature fluidodinamiche (+48,7%), 21,8 milioni di euro; macchine ed apparecchi di sollevamento e movimentazione (+44,4%), 23,7 milioni di euro; altri rubinetti e valvole (+13,6%), 34 milioni di euro; cuscinetti a sfere (+20,6%), 50,8 milioni di euro. In Bulgaria si contano oltre 3.000 aziende nel settore metalmeccanico di cui 350 realizzano il 90% della produzione. La componentistica  automotive è prodotta sia da aziende bulgare che da filiali di aziende straniere dislocate in Bulgaria, componentistica che viene venduta ai maggiori produttori mondiali di automobili, dando vita a significativi scambi commerciali bilaterali tra filiale e casa madre.   

Ultimo aggiornamento: 04/10/2022