X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Cosa vendere (BRASILE)


Prodotti alimentari

Alimentari e Bevande

Significative opportunità di collaborazione esistono per le aziende italiane del settore dei beni alimentari e delle bevande che desiderano vendere  i propri prodotti già lavorati sul mercato brasiliano, non da ultimo anche a causa di una crescente diffusione dei piatti e degli ingredienti tipici della tradizione enogastronomica italiana.

Le importazioni brasiliane di prodotti agroalimentari e bevande sono ammontate a USD 11,192 mld nel 2022, cifra in aumento del 10,4% rispetto all’anno precedente. Tra gennaio e settembre 2023, il paese latino-americano ha importato USD 8,103 mld, valore leggermente inferiore, del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Con quota pari al 2,5% nel 2022 e del 3,1% nei primi 9 mesi del 2023, l'Italia è il secondo principale fornitore dei brasiliani in Europa (dopo il Portogallo), figurando tra i principali fornitori a livello mondiale per pasta secca, vino, olio di oliva, pomodori, prodotti da forno, kiwi, farina di grano, aceto e prodotti dolciari.

Focus vino: secondo dati Eurostat elaborati dall’ICE Agenzia, il Brasile è il quarto principale mercato per gli italiani nelle Americhe, dopo Stati Uniti, Canada e Messico.

Nel 2022, il Brasile ha acquistato  10,2 milioni di litri di vino dall’Italia, che rappresenta in quanitá il quarto fornitore di vino (quota del 7%) dopo Cile, Argentina e Portogallo.  In valore, le importazioni brasiliane di vino Made in Italy sono state pari a USD 37 mln nello scorso anno.

Nel periodo periodo gennaio-ottobre 2023, le importazioni brasiliane di vino tricolore sono state pari a USD 31,1, con un incremento del 4,6% rispetto ai 29,8 milioni di dollari di gennaio-ottobre 2022.  L’espansione è stata accompagnata da un incremento del 15,1% nel costo FOB medio dei vini italiani acquistati dai brasiliani, passato da USD 3,38/litro a USD 3,89/litro, confermando il graduale sviluppo del mercato e il crescente interesse per prodotti di più elevato valore aggiunto.

È da considerare, infine, che gran parte delle importazioni di prodotti italiani è concentrata sulle regioni maggiormente dinamiche dal punto di vista economico, quale quella afferente alla città di San Paolo ed altri grandi centri urbani del Paese; la concorrenza in altre aree del Paese è pertanto minore.

Principali aziende del settore
  • Sito Internet: www.barilla.com.br
  • Sito Internet: www.ferrero.com.br
  • Sito Internet: www.nestle.com.br
  • Sito Internet: www.gpabr.com
  • Sito Internet: https://br.mondelezinternational.com/
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura

Macchine e Attrezzature Agricole

Allo scopo di aumentare la produttività nel rispetto di una maggiore sostenibilità ambientale, migliorando al contempo la qualità della produzione, già oggi le aziende agricole brasiliane sono alla ricerca di collaborazioni con aziende leader nella produzione agricola 4.0, quali quelle specializzate nella creazione di software personalizzati di gestione e di applicazioni mobili, analisi di big data, sistemi di alimentazione animale gestiti dall’intelligenza artificiale, droni agricoli etc.

Analogamente, stanno facendo la loro comparsa sul mercato brasiliano i primi sistemi di tracciabilità degli alimenti basati sulla tecnologia blockchain, come in crescita è l’uso di sensori e di sistemi di irrigazione intelligenti, che permettono l’uso responsabile dell’acqua.

La ricerca di tecnologie che uniscano l’emissione sempre minore di carbonio al minor costo dell’energia, coniugata alla fornitura sempre più stabile di elettricità, è un altro elemento ricorrente nei programmi di sviluppo di molte aziende alimentari (e di altri segmenti), particolarmente tra quelle che impiegano vaste quantità di acqua calda surriscaldata e vapore a bassa temperatura, quasi sempre derivante dall’utilizzo di combustibili fossili dal costo elevato. Vi sono quindi nicchie di mercato per le aziende produttrici di sistemi di irrigazione che utilizzano l'energia solare, sia per i piccoli agricoltori che per le grandi aziende agricole, benché vadano gestiti e regolamentati.

Potenziali ulteriori collaborazioni potrebbero inoltre essere realizzate non solo per macchinari adatti alle grandi estensioni di terra, ma anche nel caso di macchinari più piccoli come i motocoltivatori, impiegati nell’ortifrutticultura, di cui l’Italia è tra i principali produttori.

Nel campo delle macchine agricole (comprese le parti e componenti per le stesse), con una quota del 3%, l’Italia è stata nei primi 11 mesi del 2023 il nono principale fornitore del Brasile, quinto in Europa (dopo Germania, Finlandia, Svezia e Belgio). Il  nostro paese ha esportato macchinari per un valore di circa 43,8 milioni, in crescita dell’18,2% rispetto al 2022.

Un segmento in forte espansione è inoltre quello dei prodotti plant-based, nonché quello dei prodotti free-from, che apre opportunità anche ai produttori di macchinari e tecnologia per la produzione locale di tali linee alimentari (oltre che ai produttori dei prodotti finiti).

Macchinari e apparecchiature

Con un import di macchinari dall’Italia pari a 1,62 miliardi di dollari (quota del 5,7%) nei primi 11 mesi del 2023, l'Italia si conferma quarto fornitore del Brasile dopo Stati Uniti (7,9 miliardi - quota del 28%), Cina (5,9 miliardi - quota del 20,9%) e Germania (2,7 miliardi - quota del 9,7%). Le importazioni brasiliane dall'Italia per il settore hanno registrato una variazione positiva dell’8,6% nel periodo in esame.

Considerando anche le macchine e apparecchiature elettriche, la meccanica domina la classifica dei principali prodotti italiani esportati in Brasile, con oltre 2 miliardi di dollari di vendite nei primi 11 mesi del 2023 (quota del 37,5%).

Inoltre, secondo un recente sondaggio della locale Confederazione Nazionale dell'Industria (CNI), l'età media dei macchinari industriali in Brasile (utilizzati nell'industria di trasformazione ed estrattiva) è di 14 anni, e almeno il 38% delle imprese attive nel settore industriale ha in dotazione macchine e attrezzature potenzialmente da rinnovare, avendo superato il termine del ciclo di vita raccomandato dal fabbricante o essendo prossime al suo superamento.

In questo contesto, è opportuno ricordare che il Brasile è il secondo esportatore mondiale di minerali ferrosi, il quinto produttore globale di bauxite, manganese e stagno, e detiene la quasi totalità delle riserve mondiali di niobio, con ottime prospettive per i macchinari impiegati nell’industria siderurgica ed estrattiva.

Nel campo dei macchinari per la trasformazione alimentare, avendo esportato nei primi 11 mesi del 2023 circa 36,7 milioni di dollari verso il Brasile (+174% rispetto allo stesso periodo del 2022), l’Italia si aggiudica una quota del 19,1%, ed è il terzo principale fornitore dopo i Paesi Bassi (21,1%) e la Germania (19,4%). Nello stesso periodo, l’import brasiliano di macchinari alimentari da tutto il mondo è aumentato del 12,2%.

Ulteriori opportunità si segnalano anche per l’industria del packaging, dei macchinari per l'industria lapidea e ceramica, per la lavorazione di vetro, plastica, carta e cellulosa e l’automotive.

Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici

Nel 2026, il Brasile potrebbe diventare il sesto Paese al mondo per spesa farmaceutica. La conseguente crescita del fabbisogno di farmaci, vaccini, apparecchiature biomedicali e miglioramenti di processi produttivi potrebbe pertanto rendere il Paese una destinazione prioritaria per le imprese italiane specializzate nella produzione di macchinari e prodotti innovativi per il comparto.

Nello specifico, il Brasile ha acquistato dall’estero, tra gennaio e novembre 2023, circa 10,2 miliardi di dollari di prodotti farmaceutici, segnando una crescita del 14,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 2,2% sul 2021.

Con un export di settore pari a 567,6 milioni di dollari nei primi 11 mesi del presente anno (in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo 2022), l’Italia si posiziona sesta nella classifica dei fornitori del Brasile, dopo Germania (1,5 miliardo - 15%), USA (1,3 miliardo - 12,8%), Belgio (1,2 miliardo - 11,5%), Svizzera (853,9 milioni - 8,4%) e Irlanda (632,7 milioni - 6,2%).

Il 62,5% dell’ammontare esportato dall’Italia verso il Brasile nel corso del 2023 (ovvero 354,7 milioni di dollari) è rappresentato da farmaci, mentre il 35% da vaccini, sieri e altri preparati a base di sangue umano e animale.

Ultimo aggiornamento: 11/12/2023