La Strategia energetica nazionale mira a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e pone l’accento sullo sviluppo del settore attraverso la diversificazione delle forniture energetiche, sulla crescita di un mercato dell’energia concorrenziale, sul miglioramento dell’efficienza energetica. La Bulgaria è impegnata nella costruzione degli interconnettori per il gas con i paesi vicini, soprattutto di quello con la Grecia. Maggiori sono i progressi nella costruzione del tubo con la Romania. Saranno accelerati gli interventi con la Turchia e la Serbia. La Bulgaria è impegnata anche nel progetto del Corridoio meridionale del gas, come garanzia per la sicurezza energetica dell'Europa attraverso la diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento delle risorse energetiche. Diversi Programmi Operativi finanziati con Fondi UE prevedono finanziamenti di misure a favore dell'efficienza energetica: nell’infrastruttura pubblica, nell'industria e nei terziario, per le PMI, per l’introduzione di tecnologie a bassa emissione di carbonio; efficienza energetica nei settori dell'agricoltura, supporto per la produzione di energia rinnovabile per il proprio fabbisogno; sviluppo di sistemi di trasporto ecologici e incentivazione alla mobilità urbana sostenibile. Energia rinnovabile: nel 2013 la Bulgaria ha raggiunto la quota di energia verde (il 16% del consumo finale) obiettivo che avrebbe dovuto raggiungere nel 2020, energia che veniva incentivata con tariffe di acquisto preferenziali ( a tariffa piu’elevata).
Infrastrutture. Il territorio bulgaro è interessato da ben 5 corridoi pan-europei nonchè da due progetti nel quadro delle reti di trasporto Trans-Europeo - Ten-T. Rete ferroviaria: Lo sviluppo e l’ammodernamento della rete ferroviaria in Bulgaria sono stati prioritari nel periodo di programmazione 2007-2013, con diversi progetti completati o in corso di realizzazione. Tale priorità rientra anche nel Programma Operativo Trasporti e Infrastrutture per il periodo 2014-2020. Per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria lungo la rete TEN-T sono destinati 673 milioni di euro dal Fondo di Coesione.Il settore presenta opportunità per le aziende italiane per la partecipazione alle gare d’appalto per l’esecuzione dei progetti approvati, autonomamente o, preferibilmente, in collaborazione con partner bulgari. Rete stradale e autostradale: La principale fonte di finanziamento dei progetti autostradali e stradali, a partire dal 2007, sono stati i fondi dell’UE. Di primaria importanza, per il settore dei trasporti anche nel nuovo periodo di programmazione, e’ il Programma Operativo Trasporti e Infrastrutture per la rete stradale nazionale (673 milioni di euro) e il Programma Operativo Regioni in Crescita per l’infrastrutture regionale (194 milioni di euro). Il settore presenta opportunità per aziende italiane che possono partecipare alle gare d’appalto per l’esecuzione dei progetti approvati, autonomamente o, preferibilmente, insieme a partner locali. Continua nell’ambito del Programma Operativo Trasporti e Infrastrutture 2014-2020 la costruzione della III linea della metropolitana di Sofia.
Settore Idrico:
Si tratta di un settore prioritario in Bulgaria, quello che necessita di maggiori investimenti, lontano dagli standard europei, e'stato per decenni trascurato. Secondo il Governo bulgaro, confermato anche dai consulenti della Banca Mondiale che hanno analizzato il problema, gli investimenti in infrastrutture idriche, per essere in linea con le norme europee, ammonterebbero a circa 6 miliardi di euro nei prossimi 10 anni. I fondi europei, destinati fino al 2020 ammontano a 1,7 miliardi, e non saranno sufficienti a coprire tutto il fabbisogno, ce ne vorrebbero 4 volte di più.
L'attuale stato di manutenzione delle reti fognarie e di approvvigionamento idrico del Paese richiede la sostituzione di gran parte delle tubature. Le reti di distribuzione sono afflitte da un annoso problema di perdite d'acqua che raggiungono il 60% delle forniture complessive. La Bulgaria è in grave ritardo nel completamento della costruzione delle infrastrutture idriche. La Commissione Europea ha prorogato il termine per l’attuazione della riforma del settore al 2016. Il 16 giugno 2015 la Commissione Europea ha approvato il nuovo Programma Operativo Ambiente – il secondo per dimensione, con un bilancio di 1,77 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di finanziamenti UE. Quasi il 70% di questi fondi, 1,196 miliardi sono destinati al settore delle acque, altri 101 milioni per la prevenzione e gestione del rischio di alluvioni e frane. Saranno avviati i cosiddetti “Early projects” in 5 comuni, per un totale di oltre 150 milioni, per recuperare i ritardi nell’approvazione del Programma. I lavori di costruzione dei 5 progetti, tecnicamente pronti, dovrebbero partire nel 2016. Il Ministero dello Sviluppo Regionale sara’ il beneficiario di uno dei primi bandi del nuovo periodo di programmazione 2014-2020, per predisporre gli studi regionali di pre-investimento.
Opportunita' per le aziende italiane:
- partecipazione alle gare di appalto per i lavori di costruzione delle reti idriche e degli impianti di depurazione, preferibilmente con partner bulgari. I tender sono per la maggior parte integrati e prevedono sia la fase di progettazione sia quella di costruzione. Maggiori opportunita’ si presentanto nei lavori di costruzione, insieme a partner bulgari.
- commerciale - vendita, tramite importatori bulgari di alcuni prodotti: pompe e compressori, piccoli impianti modulari di depurazione, per strutture alberghiere, case ecc.
Rifiuti: la raccolta organizzata dei rifiuti urbani comprende il 99,5% della popolazione (4.571 insediamenti urbani) . Il metodo principale usato per lo smaltimento dei rifiuti urbani ad oggi è il conferimento in discarica. Il Programma nazionale in materia di rifiuti prevedeva la costruzione, entro il 2009, di 56 discariche regionali per soddisfare i requisiti europei. Il Paese è in ritardo nell'adempimento di tale obbligo. Alla fine del 2014 si contavano 33 discariche regionali e 104 vecchie discariche municipali messe in funzione prima dell’entrata in vigore della direttiva europea in materia. Le rimanenti 23 discariche sono in diverse fasi di costruzione. I progetti sono integrati e prevedono, oltre alla costruzione delle discariche, anche impianti per il compostaggio e per la separazione dei rifiuti. La nuova Legge per la Gestione dei Rifiuti del 2012, che introduce la Direttiva quadro 2008/98/EC prevede l’obbligo dei Comuni con oltre 10 mila abitanti di riciclare, entro il 2020, il 50% dei rifiuti domestici, di quelli edili e biodegradabili. La raccolta differenziata va ancora sviluppata e migliorata. Oggi sono attivi 30 sistemi collettivi di smaltimento dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata: rifiuti da imballaggio, pneumatici, da apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli fuori uso, pile e accumulatori, oli esausti ecc.
Le principali misure, per raggiungere gli obiettivi del Programma nazionale, prevedono l’introduzione del sistema di raccolta differenziata nei Comuni con oltre 5.000 abitanti, l’introduzione e miglioramento del sistema presso i centri commerciali, turistici, uffici, ecc.; la creazione di sistemi di controllo della raccolta di imballaggi di uso domestico, industriale e commerciale.
Dei 1,77 miliardi di euro stanziati per il Programma Operativo Ambiente per il periodo di programmazione 2014 – 2020, circa 270 milioni di euro sono destinati ai rifiuti. Tra le misure più importanti, la costruzione di centri per la preparazione, il riciclo, impianti per il pretrattamento, &
Il settore della lavorazione del legno rappresenta un altro comparto dell’industria nazionale bulgara caratterizzato da lunga tradizione artigiana, dall’ampia disponibilità di materia prima e da storici rapporti di collaborazione con l’Italia. L’industria della lavorazione del legno (e dei mobili) rappresenta oltre il 3% della produzione industriale e contribuisce nella stessa misura alla formazione del valore aggiunto del manifatturiero. Le aziende sono circa 1.600 - per il 95% piccole e medie - prevalentemente localizzate nella fascia geografica dal centro-nord al sud-est del Paese, con un andamento della produzione tornato ad aumentare. Anche in questo settore, la Bulgaria si approvvigiona all’estero dei macchinari e avverte la necessità di aggiornare quelli presenti. Vi è notevole potenziale per lo sviluppo del comparto, alla luce della crescente necessità di rinnovamento del parco macchine (al riguardo, si ricorda che vi è una significativa dotazione di Fondi UE destinati all’ammodernamento tecnologico e all’innovazione a valere sul Programma Operativo “Innovazioni e competitività”), di importazione ed utilizzo di attrezzature e macchinari moderni e innovativi.
In Bulgaria vi è un solo produttore di auto, investimento della societa’ bulgara Litex Motors e della Great Wall, societa’ cinese, per l’assemblaggio di autovetture del marchio “Great Wall” . Nel Paese vi sono produttori di carrelli elevatori, rimorchi e relativi componenti. La componentistica, soprattutto meccanica, rimane uno dei settori di punta nel panorama della produzione industriale bulgara. La componentistica nel settore automobilistico è prodotta sia da aziende bulgare che da filiali di aziende straniere dislocate in Bulgaria, componentistica che viene venduta ai maggiori produttori mondiali di automobili, dando vita a significativi scambi commerciali bilaterali tra filiale e casa madre di prodotti e tecnologie. Vi operano circa 140 aziende tra produttori bulgari e grosse compagnie straniere. Producono componenti meccanici, cablaggi, moduli elettronici, batterie di avviamento, parti per rimorchi, parti in plastica, sedili, ecc.
La forte presenza di filiali di imprese stranire, che lavorano per conto terzi, ha contribuito allo sviluppo del settore in Bulgaria con azioni di formazione e trasferimento di know-how.
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