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Dove investire (ERITREA)


Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Il Paese dipende al 98% da fonti fossili per la produzione di energia. Ciò ha recentemente spinto il governo a cercare di differenziare le fonti di approvvigionamento energetico. Negli ultimi anni si sta pertanto diffondendo il concetto del "fotovoltaico", che troverebbe in Eritrea enormi potenzialità di sviluppo. Con oltre 300 giorni di sole all'anno, la temperatura mite dell'altopiano (che garantisce l'efficienza produttiva dei pannelli solari) e la vicinanza all'equatore, il Paese rappresenta il luogo ideale dove sviluppare tale tecnologia. Il National Indicative Programme firmato il 28 gennaio 2016 dall'Eritrea e l'Unione Europea prevedeva finanziamenti per 200 milioni di euro circa, 175 dei quali nel settore dell'energia. Gli ambiti coinvolti dovevano essere: il rifacimento della rete elettrica nazionale, l'installazione di numerosi impianti fotovoltaici ed eolici stand alone nelle aree rurali e il finanziamento di studi di fattibilità del geotermico. Al momento non risultano essere stati realizzati, in concreto, i progetti previsti e finanziati di cui sopra.

Prodotti delle miniere e delle cave

Il settore minerario è certamente quello con maggiore potenzialità di crescita (oro, rame, zinco, potassio -grosse riserve che pongono il Paese tra i primi al mondo-, ecc.), nel quale operavano diverse multinazionali provenienti soprattuto da Cina e Sud Africa, mentre alcune aziende provenienti dal Canada e Australia hanno terminato negli ultimi anni (2020-2022) il loro coinvolgimento nel paese a causa degli eventi di varia natura che affliggono lo stesso e per questioni riconducibili ai diritti umani. Le attivita' sono concentrate soprattutot in estrazione ed esplorazione. Rispetto ad altri Paesi dell'Africa occidentale e centrale, l'Eritrea è tuttora poco esplorata, nell'ultimo nbiennio causa pandemia COVID tutto di fatto e' bloccato, ora si registrano flebili segnali di ripresa da parte delle aziende coinvolte. Alle attività di esplorazione ed estrazione si aggiungerebbe un indotto di ingegneria, logistica e trasporti, costruzioni, protezione ambientale, finanza. Inoltre, studi geologici svolti in passato, hanno confermato la presenza di riserve di gas e di petrolio in quantità rilevanti a largo delle coste eritree. Il settore e' controllato rigidamente dal Ministero dell'Energia e Miniere a cui fanno capo società eritree che controllano il 40% di JV lasciando il restante 60% al partner estero, se pur nella realta' numerose sono le problematiche (di carattere burocratico-normativo, economico, logistico ecc.) che il potenziale partner straniero si troverebbe ad affrontare.

Principali aziende del settore
        Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura

        Da un punto di vista agricolo, il Paese produce a livello di mera sussistenza. Nelle aree rurali sono diffuse un'agricoltura molto povera (caratterizzata dalla scarsità di acqua) e la pastorizia. Nessun surplus alimentare, pertanto nessuna esportazione. Il potenziale del Paese sarebbe tuttavia enorme ed e' evidente. Fino al 1974 (Anno del colpo di Stato del Derg ad Addis Abeba, che nazionalizzò le numerose attività economiche gestite da italiani) il Paese vantava un'agricoltura meccanizzata e particolarmente avanzata, al punto che i prodotti agricoli eritrei rappresentavano un'eccellenza tale da poter competere con quelli italiani. In Eritrea si produceva di tutto, dal vino al Parmiggiano, dalla frutta al miele. Tutto ciò dimostra, si ripete, il potenziale enorme del Paese. Il potenziale ittico del Paese è altrettanto notevole, dato l'elevato sviluppo costiero e l'abbondante pescosità dei mari. Insufficienti i mezzi a disposizione ed il know-how dei locali per lo sfruttamento del settore. Forte e' la resistenza delle Autorita', contrarie di fatto allo sfruttamento adeguato e razionale di dette risorse se pur, va sottolineato, non esisti una normativa chiara che lo indichi.

        Principali aziende del settore
          Flussi turistici

          Il Paese offrirebbe un potenziale turistico elevatissimo sia sotto il profilo artistico-culturale (perimetro modernista di Asmara, città vecchia di Massawa, Keren ed altre localita' sparse per il Paese) che naturalistico. Di particolare bellezza, l'arcipelago delle Isole Dhalak, costituito da circa un centinaio di isole, quasi tutte completamente disabitate e prive di infrastrutture di sorta, che rappresentano un paradiso corallino tropicale assolutamente incontaminato. Il Paese risulterebbe, in passato, aver espresso un interesse ad uno sviluppo turistico dell'intera area, eco-sostenibile ma mai di fatto realizzato o realmente proposto ad investiroi stranieri. Il settore è controllato dal Ministero del Turismo. Le potenzialità del settore sono purtroppo bloccate dalle politiche in atto da parte delle Autorità locali, che limitano i movimenti nel Paese (è necessario chiedere un'autorizzazione per qualsiasi spostamento al di fuori di Asmara), il tutto corroborato dalla cronica assenza di infrastrutture turistiche adeguate e una burocrazia esasperante.

          Principali aziende del settore
              Costruzioni

              Notevole inoltre il potenziale dello sviluppo infrastrutturale e edile. da alcuni anni non vengono concesse le necessarie autorizzazioni per qualsiasi tipo di nuovo progetto edile e derivato, nelle citta' e fuori dalle stesse. La principale impresa eritrea operante nel settore -con i dovuti limiti descritti- resta sempre la stessa, la Segen Construction, azienda governativa.

              Ultimo aggiornamento: 04/07/2022