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Barriere tariffarie e non tariffarie (BOLIVIA)

La normativa boliviana prevede due regimi doganali speciali, in aggiunta alle Zone Franche.

  1. Regime di Importazione Temporanea per l’Esportazione:
  • sospende tutte le imposte doganali sull’importazione di materie prime e beni intermedi destinati all’esportazione una volta trasformati ed elaborati;
  • è concesso dietro presentazione di una lettera di garanzia rilasciata da una banca locale a copertura dell’intero importo delle imposte doganali o, in alternativa, di una Dichiarazione Giurata di Pagamento del rappresentante legale dell’azienda;
  • dura 180 gg, prorogabili una sola volta.
  1. Regime di Esportazione in Devoluzione d’Imposta:
  • permette di ricevere il ristorno dei dazi doganali sui beni importati e dell’ICE e dell’IVA pagate su quelli di produzione nazionale, che siano incorporati nel processo di produzione delle merci esportate.
  • La devoluzione dei dazi doganali è automatica per le esportazioni minori e medie, con un’aliquota rispettivamente del 4% e del 2%; per le esportazioni maggiori sarà calcolata prendendo in considerazione l’incidenza reale di tali risorse sulla struttura dei costi della produzione.
  • Per beneficiarne, occorre registrarsi presso il SIVEX ed ottenere il Registro Unico degli Esportatori.

 

Importazioni temporanee e campionari: è necessaria la lettera di garanzia di una Banca locale per l’importo totale dell’importazione. Dalla data di sdoganamento, i prodotti possono restare nel Paese per 6 mesi (24 per macchinari ed attrezzature).

Restrizioni alle importazioni: zucchero e farina.

Documentazione richiesta:

  • Fattura commerciale, redatta in spagnolo, contenente: nº della fattura e data di emissione; nome e indirizzo dell’esportatore, dell’importatore ed eventualmente del consegnatario; descrizione della merce, quantità e prezzo unitario;  porto di spedizione e di destino; mezzo di spedizione; condizioni di vendita (precisare se le merci sono state spedite in consegna); Paese d’origine della merce; nolo e assicurazione (valore CIF); nº della licenza d’importazione. La fattura, esente da visti, è richiesta in originale e copia.
  • Certificato d’origine, solo per alcuni prodotti strategici, emesso dalla Camera di Commercio di competenza.
  • Certificato Sanitario Bromatologico per animali, prodotti alimentari e farmaceutici, cosmetici, stupefacenti, sostanze pericolose per la salute o psicotrope, prodotti fertilizzanti e pesticidi.
  • Certificato Fitosanitario per i prodotti d’origine vegetale.
  • Certificato d’analisi per i prodotti chimici, quelli destinati alla produzione di farmaci, prodotti contenenti alcool ed aceti.
  • Certificato notarile attestante il prezzo della merce, su richiesta dell’importatore.
  • Sono, infine, richieste autorizzazioni ministeriali per: armi da fuoco, munizioni, esplosivi, materiale e macchine per la loro fabbricazione (Difesa Nazionale); monete, banconote, apparecchi per la loro fabbricazione, buoni, francobolli ipotecari, carta bollata, polizze di assicurazioni, titoli ed altri valori fiduciari (Finanze); libri di lettura per il ciclo basico (Educazione); stupefacenti, psicotropici, alcaloidi in genere e loro derivati medicinali (Sanità).
  • Documenti di trasporto (polizza di porto, polizza di carico, lettera di vettura aerea, lettera di porto, documento d’imbarco marittimo, dichiarazione di transito di dogana MC/DTA).

A partire dal 2009 sono state aperte le iscrizioni al registro ed immatricolazione degli importatori presso la Aduana Nacional de Bolivia. Gli operatori non registrati non potranno realizzare importazioni.Nel registro saranno compresi tutti coloro che realizzano operazioni di commercio estero regolarmente o in forma occasionale, attraverso il modulo n. 170 e la presentazione dei necessari documenti.

 

Ultimo aggiornamento: 20/10/2015

Market Access Database della Commissione Europea