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Barriere tariffarie e non tariffarie (SUD AFRICA)

Ogni anno il Department of Trade and Industry pubblica una lista di merci sottoposte a licenza di importazione, anche se negli ultimi anni l’emissione di licenze è stata limitata in favore dell’imposizione di barriere tariffarie. Il Sud Africa ha aggiornato gli elenchi di beni soggetti ad autorizzazione all’importazione o all’esportazione.

Attraverso il rilascio delle licenze di importazione (import permit) il Sud Africa amministra i contingenti tariffari che regolano i quantitativi da importare e i dazi doganali, sulla base di esigenze di natura sanitaria, fitosanitaria e ambientale. Oltre al dazio doganale, sulla maggior parte dei beni importati si applica l’imposta sul valore aggiunto del 15%.

Il Sud Africa mantiene inoltre un'imposta sull'esportazione di diamanti grezzi e di alcuni prodotti agricoli ed esercita controlli su alcune merci destinate all'esportazione.

Barriere non tariffarie

Il South African Bureau of Standards (SABS) è l'ente preposto alla fissazione e alla gestione degli standard nel settore industriale e commerciale in Sud Africa. Il SABS elabora la normativa tecnica su farmaci e prodotti industriali conformi alle regole ISO e all’European Committee for Standardization (Il SABS non riconosce invece automaticamente gli standard degli Stati Uniti d’America per i quali il controllo avviene di volta in volta).

Tutti i prodotti agricoli ed ortofrutticoli, gli animali vivi e la carne sono soggetti al rilascio della licenza di importazione da parte del Ministero dell'Agricoltura. Sui prodotti agricoli e alimentari è obbligatoria l'indicazione del Paese di origine. Le etichette devono fornire al consumatore informazioni accurate e rilevanti per la propria scelta.

Regole speciali di etichettatura riguardano medicinali, vino, dentifrici, prodotti alimentari, cosmetici e prodotti tessili contenenti lana di pecora. Standard obbligatori si applicano ai prodotti in scatola a base di carne. Alcune misure fitosanitarie su prodotti ortofrutticoli sono considerate significative barriere all'entrata.

Il Directorate of Plant Health and Quality del Ministero dell'Agricoltura e il Directorate of Food Control del Ministero della Salute sono responsabili della fissazione di standard per determinati tipi di prodotti, compresa la composizione, la qualità, il packaging e l'etichettatura, insieme alle relative prescritte analisi fisiche, fisiologiche, chimiche e microbiologiche. Standard di qualità obbligatori valgono per la frutta, i fiori, le granaglie, i prodotti animali e vegetali, tutti i liquori e i derivati del vino.

Per quanto il SABS sia competente anche in tema di telecomunicazioni, de facto è Telkom, la società che detiene il monopolio delle linee fisse, a stabilire gli standard da applicare alle attrezzature telefoniche.

Tutte le imprese straniere che si stabiliscono in Sud Africa devono ottenere la certificazione del proprio Environmental Management System. I prodotti medicinali devono essere registrati presso il Medicines Control Council, mentre i prodotti elettromedicali vengono certificati dal Radiation Control Council del Ministero della Sanità. I prodotti elettrici devono ottenere un certificato di interferenza elettromagnetica (EMI). Le attrezzature elettroniche devono essere collaudate presso laboratori accreditati dal South African National Accreditation System (SANAS).

In generale, tra le barriere non tariffarie esistenti, si citano licenze di importazione, misure anti-dumping, violazioni di diritti di proprietà intellettuale, eccessiva regolamentazione, procedure di valutazione doganale che spesso impongono prezzi superiori a quelli di fatturazione.

 

Ultimo aggiornamento: 26/07/2022

Market Access Database della Commissione Europea