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Barriere tariffarie e non tariffarie (ETIOPIA)

Nel marzo 2018 durante il Summit di Kigali, 44 capi di Stato africani hanno firmato un progetto per istituire l’Africa Continental Free Trade of Area (AfCFTA), un mercato continentale unico per beni e servizi in grado di offrire al continente africano opportunità di crescita. Il Primo Ministro etiopico ha provveduto, immediatamente dopo il Ghana e il Kenya, alla ratifica del progetto accogliendolo con grande entusiasmo. Per quanto riguarda lo sviluppo del continente, il trattato creerà posti di lavoro e garantirà la diversificazione e il benessere collettivo, in particolare delle donne e dei giovani. L’accordo, che partirà da gennaio 2020, è uno dei maggiori blocchi di libero scambio al mondo, dietro soltanto all'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). L’AfCFTA dovrebbe aiutare i governi africani ad affrontare i problemi infrastrutturali, nonché a rivedere la regolamentazione relativa alle tariffe, agli scambi bilaterali, alle iniziative transfrontaliere e ai flussi di capitali. Il commercio interno ed estero potrà trarre dunque vantaggio dalle riforme, dal clima politico e dalle politiche commerciali che andranno a migliorare la competitività e la facilità di fare affari. Con un PIL di oltre 2500 miliardi di dollari americani e 1,2 miliardi di consumatori, il trattato prevede la riduzione di almeno il 90% dei dazi sui prodotti importati da altri paesi africani. Ciò significa che il commercio intra-africano, sinora limitato al 17% delle transazioni totali dei vari Stati, potrà avviarsi a raggiungere i livelli dell’Asia (59%) e, soprattutto, dell’Europa (69%), dove il libero scambio vige da decenni.

Grazie all’Atto di Crescita e Opportunità per l’Africa (African Growth and Transformation Act o AGOA) firmato con gli Stati Uniti, emesso nel 2000 e rinnovato nel 2015 per altri 10 anni, l'Etiopia ha registrato un aumento del 62% annuo delle proprie esportazioni. Soltanto nel 2018 le esportazioni etiopiche sono aumentate del 17% se paragonate allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, tra il 2017 e il 2018, il Paese ha esportato merci per 137 milioni di dollari americani a dazi ridotti o addirittura annullati. E’ probabile che l’Etiopia, grazie a tale accordo, diventi il secondo o il terzo più grande esportare di merci di tutta l’Africa Orientale. Le industrie che hanno beneficiato del programma sono per lo più quella tessile e dell’abbigliamento. 

 

Ultimo aggiornamento: 11/02/2020

Market Access Database della Commissione Europea