La previsione di una Missione di Sistema (MiSE, Confindustria e associazioni di categoria) che valuti le opportunità di business, anche in raccordo con la  locale associazione di imprenditori italiani (IBAI) nei settori dell'automotive, meccanica, energia, ambiente, infrastrutture, agroalimentare, risponde alla necessita' di perseguire i tre obiettivi fondamentali di una "diplomazia per la crescita” ovvero l'incremento delle esportazioni, maggiori integrazioni produttive tra imprese italiane e indonesiane e un piu' sostenibile approvvigionamento di materie prime ed energia.

Energia: l’Indonesia e’ il fornitore di circa il 40% del carbone del Gruppo ENEL. ENI ha crescenti interessi nel settore dell’oil & gas a Sumatra, nel Kalimantan, a Papua e a Timor ovest. SAIPEM ha realizzato un fabrication yard sull’isola di Karimun per la realizzazione di strutture in acciaio destinate al settore oil & gas, particolarmente quello offshore (con un investimento di 400 milioni di dollari).
Infrastrutture e Trasporti: alcune aziende italiane sono interessate al programma governativo indonesiano di conversione a gas del parco veicoli già in circolazione (Renzo Landi, Faber, M.T.M Srl - BRC Gas Equipment).
Filiera agroalimentare (inclusiva di confezionamento e imballaggi): l’evento Milan Expo 2015 - il cui tema “Feeding the Planet, Energy for Life” è assolutamente in linea con le priorità del Governo indonesiano in tema di sicurezza alimentare ed energetic - puo' diventare funzionale alla promozione di maggiori investimenti in questo settore.
Macchinari. L’Italia, dopo la Germania, viene riconosciuta in Indonesia quale partner più qualificato per la fornitura e l’assistenza post-vendita di macchinari destinati specialmente al settore della plastica e suoi derivati. Per quanto riguarda gli apparecchi elettro-medicali, lo sviluppo del settore sanitario indonesiano, pubblico e privato, spinto dalla crescita del reddito pro-capite, offre interessanti aperture in questo settore. Si moltiplicano gli investimenti indonesiani in realizzazione di ospedali e cliniche “chiavi in mano”.
"Green economy” ed eccellenze tecnologiche (aerospazio e difesa, ricerca scientifica). Gli sforzi di ammodernamento del controllo e della gestione dello spazio aereo civile e militare, nonché di pattugliamento marittimo/aereo e radar delle coste dell’Arcipelago, offrirebbero ampie opportunità di collaborazione con istituzioni (ENAV, Protezione Civile) e aziende italiane (Gruppo Finmeccanica).

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