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Aspetti Normativi (SENEGAL)

Regolamentazione degli scambi: la Direzione Generale delle Dogane del Ministero delle Finanze è l’organo preposto al controllo degli scambi.

Sdoganamento e documenti di importazione: le merci introdotte nel territorio doganale debbono essere presentate “senza indugio” presso l’ufficio doganale o qualunque altro posto prescritto o accordato dall’autorità doganale. In caso d’impedimento di forza maggiore, bisogna informare le autorità doganali, sia dell’impedimento sia del luogo dove le merci si trovano.

Nel momento in cui sono presentate alla dogana, le merci potrebbero essere oggetto di prelievo di campioni, con l’autorizzazione dell’amministrazione delle dogane.

Dichiarazione sommaria: da fare nel momento in cui la merce viene presentata all’ufficio doganale; tuttavia, la dichiarazione può essere posticipata, rispetto alla presentazione, di non più di 24 ore, con il permesso dell’autorità doganale. Deve essere effettuata o dalla persona che materialmente trasporta le merci, o dalla persona che ha il controllo o la responsabilità del mezzo di trasporto su cui esse vengono trasportate.

Le merci presentate alla dogana debbono avere una destinazione doganale appropriata (classificazione in un regime doganale, distruzione o devoluzione a vantaggio del Tesoro pubblico). Essa può anche essere stabilita successivamente alla loro presentazione, entro 15 giorni, salvo che esse non siano state collocate in un magazzino o un’area di sdoganamento (allora, si suppore, la dilazione può essere superiore).

Dichiarazione dettagliata: per tutte le merci, incluse quelle non sottoposte a dazi. Da prodursi, qualora non vi sia una dichiarazione sommaria, all’arrivo delle merci all’ufficio doganale, oppure, qualora vi sia una dichiarazione sommaria, subito dopo la registrazione di quest’ultima, oppure, se la registrazione sia avvenuta prima dell’apertura dell’ufficio doganale, all’apertura di quest’ultimo. Il Direttore Generale delle Dogane può autorizzare il deposito di dichiarazioni dettagliate prima dell’arrivo delle merci al luogo di sdoganamento. Alla dichiarazione al dettaglio debbono essere allegati tutti gli altri eventuali documenti obbligatori.

La dichiarazione dettagliata può essere cartacea, elettronica, verbale, o prodotta con qualunque altro mezzo con cui il detentore delle merci manifesti la volontà di sottoporle ad un regime doganale (nei limiti delle possibilità previste dall’amministrazione doganale senegalese).

Alcune facilitazioni possono essere stabilite su decisione del Direttore Generale delle Dogane, in merito all’ammissione di dichiarazioni complementari volte a coprire lacune di dichiarazioni dettagliate incomplete, e i luoghi dove possa avvenire lo sdoganamento.

Pagamento dei dazi: contanti consentiti, in caso di somme elevate, superiori ad una soglia fissata dal Ministero (non precisata nella legge), deve essere fatta con télé-règlement operato direttamente sul conto del Tesoro presso la Banca Centrale.

Sono previsti rimborsi in certi casi, quali la resa al mittente di merci danneggiate o difettose, di distruzione sul posto di merci danneggiate o difettose.

Zone franche: sono ammesse tutte merci, di qualunque specie e quantità, e Paese d’origine, provenienza o destinazione. Però, possono essere vietate merci che rechino danno alla moralità pubblica, all’ordine pubblico, alla sicurezza pubblica, alla sanità e alla vita delle persione e degli animali, e alla preservazione della vegetazione, o ai tesori nazionali che abbiano valore artistico. Limitazioni possono essere altresì disposte per ordine logistico o amministrativo. Gli agenti doganali possono sempre effettuare controlli anche nelle zone franche.

Fonte: www.douanes.sn/sites/default/files/fichiers/Code_Des_Douanes.pdf  

 

Classificazione doganale delle merci: Si rimanda al sito dell’amministrazione doganale: www.douanes.sn/fr/node/67

Si segnala l’esenzione, per tre anni, dal pagamento dei dazi doganali sull’importazione di attrezzature o apparecchiature destinate alle attività produttive. L’8 luglio 2021, è stata introdotta per decreto una tassa del 3% è stata sui carichi importati in regime doganale di immissione a consumo.

Fonte:  www.mglobale.it/analisi-di-mercato/tutte-le-news/senegal-quali-prospettive-per-chi-investe.kl

www.agenceecofin.com/gestion-publique/3008-91021-le-senegal-introduit-une-taxe-supplementaire-de-3-sur-les-importations

 

Restrizioni alle importazioni: l’importazione è proibita se avviene senza la scorta di documenti regolari. Prodotti proibiti:

-I prodotti stranieri che abbiano un’etichetta, banda o altro imballaggio, marchio di fabbrica o qualunque altra indicazione che portino a credere che siano fabbricati in Senegal o abbiano origine senegalese;

-I prodotti presentati con marche contraffatte (proibizione estesa alle zone franche)

-Prodotti proibiti per ragioni di ordine pubblico, sicurezza, protezione della salute o della vita delle persone e degli animali, moralità pubblica, protezione dell’ambiente, protezione dei tesori nazionali aventi un valore artistico, storico o archeologico, di rispetto delle norme di libera concorrenza e di protezione dei consumatori.

Importazioni temporanee: le importazioni temporanee sono ammesse per un periodo non superiore a un anno e debbono essere affrancate da una ricevuta di cauzione, o un qualunque altro documento simile, che può essere sostituita dal pagamento dei dazi.

 

Attività di investimento e insediamenti produttivi nel paese

Normativa per gli investimenti stranieri: Codice degli investimenti: si applica alle attività dei settori primario e secondario, attività concernenti il turismo, la cultura, servizi di sanità, educazione, montaggio e mantenimento di macchinari industriali, télé-services, trasporti aerei e marittimi, infrastrutture portuali, aeroportuali e ferroviarie, realizzazione di complessi commerciali, parchi industriali, zone turistiche, e centri d’artigianato.

Sono previsti regimi più vantaggiosi (principalmente doganali e fiscali) a condizione che:

•             L’ammontare degli investimenti previsto, e come inteso ai sensi del Codice, sia uguale o superiore a centro milioni di franchi CFA per le attività di produzione di beni o servizi, eccettuate quelle per cui un ammontare specifico venga stabilito per decreto.

•             L’impresa in questione sia effettivamente un’impresa nuova, e non piuttosto un’impresa già esistente ed opportunamente modificata.

www.sec.gouv.sn/dossiers/investir-au-s%C3%A9n%C3%A9gal

 www.sec.gouv.sn/dossiers/investir-au-s%C3%A9n%C3%A9gal

investmentpolicy.unctad.org/investment-laws/laws/77/senegal-investment-code

 

Legislazione societaria

Le forme giuridiche in vigore in Senegal sono regolate dall’Atto Uniforme dell’OHADA in merito al diritto delle società commerciali e dei gruppi d’interesse economico. Fra di esse vi sono la Société au Nom Collectif (SNC), la Société Anonyme (SA), la Société à Responsabilité Limitée (SARL), la Société en Commandite Simple (SCS), ed altre, risultando simili alle forme d’impresa previste dalla legislazione italiana. 

Fonte, nonché sito utile riguardante le forme giuridiche delle imprese in Senegal: www.creationdentreprise.sn/sites/default/files/u118/guide_du_createur_dentreprise_version_du_11-07-14.pdf

Sito OHADA www.ohada.com/

 

Brevetti e proprietà intellettuale

Il Senegal offre una legislazione relativa alla protezione della proprietà intellettuale conforme ai canoni internazionali. Esso è membro dell’Organizzazione Africana della Proprietà Intellettuale, è parte degli Accordi di Bangui, e dell’Organizzazione Internazionale per la Proprietà Intellettuale (WIPO). Nel 2021, la WIPO classifica il Paese al 105° posto del Global Innovation Index.

 

Sistema fiscale

La dichiarazione delle imposte deve essere firmata entro il 1° marzo di ogni anno; gl’imprenditori individuali o i titolari di redditi non sottoposti a ritenute alla fonte, sono tenuti a sottoscrivere una dichiarazione annuale dei redditi.

Tassazione sulle attività di impresaImposta sulle società (IS): 30%. In caso di esercizio in deficit: IMF, determinato in funzione delle entrate (fatturato), non può mai essere né inferiore a 500 000 franchi CFA né superiore a 5 milioni.

“Patente”: per le imprese aventi un’attività industriale o commerciale. Comprende un segmento fisso, determinato in funzione dell’attività dell’impresa o delle fatturato, e un segmento proporzionale applicato al valore locativo dei locali utilizzati.

Contribuzione fondiaria sulle proprietà immobili (CFPB): calcolata sul valore locativo dei beni tassabili, al 5%, tranne che per le fabbriche e gli stabilimenti industriali assimilati, per cui è al 7,5%. Nota bene: essa si applica a partire dal sesto anno dalla costruzione dell’immobile.

Imposta di bollo (droit d’enregistrement): fra gli atti assoggettati, questi sono più significativi (con le relative percentuali):

•             Contratti d’affitto: 2%

•             Sostituzione di veicolo: 1% (3% se di seconda mano)

•             Cessioni d’immobili: 10% (più le imposte di pubblicità fondiaria (publicité foncière) all’1%, e i costi delle operazioni notarili)

•             “Mutations de fonds de commerce”: 10% sugli elementi costitutivi del fonds de commerce, 1% per i crediti (créances) e 1% per le giacenze (stock)

•             Cessione d’azioni, obbligazioni, e parti sociali di una società commerciale: 1%

 

Contribuzione Globale Unica (CGU): è una soluzione per favorire gl’imprenditori individuali, che raggruppa in un unico blocco sei imposte. È calcolata sulla base delle fatturato realizzate nell’anno fiscale.

Fonti: www.eurocham.sn/LA+FISCALITE+DES+ENTREPRISES+SENEGALAISES/

 www.impotsetdomaines.gouv.sn/sites/default/files/documentations/guide_des_pme.pdf

 

Imposta sul valore aggiunto (TVA) 18%

18% - livello “ordinario”

10% - solo per alcuni servizi alberghieri e di ristorazione offerti da imprese specifiche

0% - per beni e servizi riguardanti la salute, l’educazione, le operazioni bancarie e assicurative, che hanno un regime di tassazione specifico.

Sono escluse anche i servizi di telecomunicazione offerti da operatori stabiliti in Senegal ma per conto di persone fisiche o morali stabilire all’estero.

Esenzione per tre anni dal pagamento dell’IVA sull’acquisto di meni e servizi locali.

Fonti: www.eurocham.sn/LA+FISCALITE+DES+ENTREPRISES+SENEGALAISES/

www.mglobale.it/analisi-di-mercato/tutte-le-news/senegal-quali-prospettive-per-chi-investe.kl

 

Ultimo aggiornamento: 17/12/2021