X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Accesso al credito - Osservazioni (UNGHERIA)

Nel 2022, i prestiti bancari al settore non finanziario hanno continuato a crescere in misura più contenuta con un credito in essere del 14%. Con il contributo dei programmi governativi di finanziamento agevolato, lo stock di prestiti alle micro e PMI ha registrato un aumento del 13%. Nello scorso anno si è assistito ad uno spostamento dai prestiti a lungo termine e in valuta locale verso quelli a breve termine e in valuta estera che ha riguardato principalmente le aziende esportatrici.

Secondo l’ultimo rilevamento della Banca Centrale di Ungheria (MNB) del settembre scorso, relativo al periodo intercorrente tra il terzo trimestre 2022 fino al secondo trimestre del 2023, il ritmo di espansione del credito sul mercato interno presenta segnali di rallentamento in linea con le tendenze internazionali. Nel periodo di riferimento, il credito alle imprese a breve-medio termine è aumentato poco più del 10%, mentre quello al consumo è cresciuto del 3%. Come negli altri Paesi europei, i locali istituti di credito hanno riscontrato una diminuzione della domanda di prestiti delle imprese a lungo termine come anche dei prestiti ipotecari.

Con riferimento al secondo trimestre dell’anno in corso, la MNB rileva inoltre un aumento delle sospensioni sui prestiti delle società non finanziarie. Alla fine di giugno 2023, lo stock di prestiti assoggettati ad una soluzione compromissoria ha raggiunto l'11 per cento. Tale crescita, pur presentando un rallentamento rispetto alla fine del 2022, resta comunque uno tra i valori più elevati in rapporto agli altri Paesi dell'UE. Sempre alla fine di giugno 2023 la crescita annua del credito si è ridotta al 16% nel segmento delle grandi imprese ed al 10% in quello delle PMI. Per l'insieme delle aziende, il volume dei nuovi prestiti presenta un andamento analogo rispetto allo stesso periodo del 2022, ma risulta inferiore per i prestiti concessi alle PMI, segmento in cui la diminuzione ha raggiunto il 31%, riflettendo l'effetto delle condizioni determinate dalla base elevata dei prestiti agevolati, disponibili a tassi di interesse favorevoli, a valere sui programmi temporanei sovvenzionati dallo Stato per il finanziamento di investimenti, del capitale circolante, dell’efficienza energetica, finalizzati a favorire l’accesso al credito delle imprese indipendentemente dalle loro dimensioni, considerati gli elevati tassi applicati dagli istituti di credito sui prestiti commerciali. 

Il rilevamento della MNB indica che gli istituti di credito continuano a riscontrare un aumento della domanda di prestiti a breve termine, in valuta locale ed estera, e una diminuzione della domanda a lungo termine determinata dall'incertezza dei piani di investimento delle imprese. La Banca Centrale osserva inoltre che le condizioni di credito alle aziende, inasprite a causa dei fattori ciclici, non dovrebbero presentare cambiamenti sostanziali fino alla fine del 2023. Pur permanendo i rischi di inflazione e l’incertezza causata dalle tensioni geo-geopolitiche, la MNB osserva infine che il sistema bancario ungherese resta stabile. L’offerta del credito degli istituti finanziari è adeguata a fronte di una situazione patrimoniale e di liquidità nel complesso solida. La percentuale di prestiti in sofferenza è bassa e gli istituti di credito sono preparati ad affrontare attraverso gli accantonamenti anche un possibile aumento delle inadempienze per le perdite derivanti dai crediti deteriorati.

Ultimo aggiornamento: 25/10/2023