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Accesso al credito - Osservazioni (INDONESIA)

Il sistema bancario del Paese può essere rappresentato sinteticamente come segue:

  • 4 banche statali: Bank Mandiri, Bank Negara Indonesia (BNI), Bank Rakyat Indonesia (BRI), Bank Tabungan Negara (BTN), che controllano il 37,5% delle attività totali.
  • Un gruppo di banche commerciali di proprietà privata, attive soprattutto nel mercato famiglie e PMI (Bank Central Asia, Bank Danamon, Bank Panin, Bank Internasional Indonesia - Maybank, CIMB Niaga). Tra queste, alcune sono in joint venture con gruppi stranieri.
  • Una rete di 1.635 banche rurali con 4.678 sportelli. I nuovi più stringenti criteri di patrimonializzazione imposti dalla Banca Centrale spingeranno le realtà locali ad aggregarsi per raggiungere la soglia minima di patrimonializzazione (IDR 100 mld – Euro 7.2 mil).
  • Infine, 11 banche straniere, attive nei segmenti retail e corporate. Tra di esse le principali sono HSBC, Citibank, Standard Chartered Bank, the Royal Bank of Scotland e Deutsche Bank.

Dal punto di vista operativo persistono alcune sfide – tra cui un sistema giuridico ancora debole, alti livelli di corruzione, carenze sotto l’aspetto della governance e della trasparenza – che potrebbero aumentare la perdita potenziale di credito delle banche e i relativi costi operativi. Dal 2014 è operativa la OJK (Indonesian Financial Service Authority), una istituzione indipendente con il compito di regolare, supervisionare, esaminare e nel caso investigare il settore dei servizi finanziari in Indonesia.

In forte evoluzione è anche il settore finanziario non bancario (assicurazioni, fondi pensione), per il quale gli analisti prevedono una crescita a doppia cifra nei prossimi anni.

La Banca Centrale sta conducendo una politica monetaria espansiva anti-crisi sin dal 2008 e il 17 febbraio 2015 ha tagliato il tasso di riferimento di 25 punti base portandolo al 7.50%, con tassi di deposito ridotti al 5.50% e quelli di prestito mantenuti all’8.00%.

Nonostante permanga una certa cautela nel ricordo della crisi degli anni ’90, sono in crescita i finanziamenti verso i settori produttivi dell’economia, con le banche che tendono a sostenere i piani di investimento delle aziende nazionali. L’accesso al credito da parte della clientela retail rimane ancora limitato alla – seppur crescente – classe media, con circa il 20% della popolazione adulta che usufruisce, secondo i dati OCSE, di formali servizi finanziari.

Dopo anni in cui l’attenzione dei regolatori è stata diretta alle salvaguardie da potenziali fenomeni critici, il sistema bancario si sta concentrando sempre più sull’espansione dell’accesso al credito da parte della popolazione e delle PMI, elementi chiave per uno sviluppo durevole dell’economia nazionale.

Ultimo aggiornamento: 27/07/2015